Amareggiati, arrabbiati, questo è il sentimento dominante dei friulani, degli italiani in generale, che risiedono in Venezuela. Un paese, il Venezuela, che dopo essere stata un’opportunità per gli italiani nel secondo dopoguerra, è oggi in ginocchio. In preda ad una strisciante guerra civile dopo 20 anni di regime “chavista”, nel Venezuela di oggi manca il cibo, mancano le medicine. In questa situazione drammatica, decine di migliaia di italiani vorrebbero rientrare in Patria ( sono circa 130000 i cittadini italiani residenti in Venezuela mentre gli oriundi sono ben 2 milioni) ma non ci riescono per le mille difficoltà frapposte dal regime di Maduro. Fioccano le proteste degli italo-venezuelani per una Regione Friuli matrigna che non aiuta i nostri connazionali, rammentando alle nostre autorità gli aiuti spontanei donati al Friuli nel post sisma del 76. “Se deste a noi la metà di quello che date a pachistani ed afghani ci sarebbe un esodo di ritorno e faremmo rifiorire il nostro Friuli”, commenta un italo-venezuelano sconsolato ed amareggiato.
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