Il “bussiness dell’accoglienza” a Udine. Pecunia non olet

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Si narra che l’intera popolazione longobarda che invase l’Italia sia stato possibile contenerla tutta dentro le mura di Pavia. Negli ultimi tre anni si sono riversati in Italia più di 600000 persone, quasi tutte mussulmane. Udine si è trovata nella infelice condizione di doversi sobbarcare la propria quota di riparto stabilita al Viminale, rispetto ai cosiddetti “richiedenti asilo” che arrivavano da Sud e nel contempo divenire la meta provilegiata di coloro che provenivano dalla rotta balcanica. Il numero di richiedenti asilo ha oscillato tra le mille unità di oggi fino alle 1600 nei periodi più critici. La particolarità del comune di Udine, retto da una giunta di sinistra, è che oltre ad aver aderito alla Convenzione SPRAR che regola i rapporti tra Stato e Comunità locali, l’amminisrazione Honsell ha predisposto un sistema di accoglienza  proprio, l’AURA (Accoglienza Udine Richiedenti Asilo). In questo modo è il Comune di Udine ha percepire 32.50 euro al giorno per ogni richiedente asilo che entra nel “sistema di accoglienza udinese”. Pecunia non olet dicevano gli antichi.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Dott.ssa Irene Giurovich, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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