La questura nega il corteo del 28 alla Fiamma. Salmè: “è dittatura rossa, andiamo avanti!”

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La questura ha negato l’autorizzazione per il corteo che si doveva svolgere il 28 ottobre, per celebrare il centenario della Battaglia di Udine (battaglia di retroguardia di Caporetto ), denominata “Marcia dei Patrioti”. Fonti confindenziali hanno fatto intendere che la decisione è frutto della “linea Minnitti” , che ha ordinato di vietare cortei a tutte le forze politiche di destra, in particolare nella data del 28 ottobre. Poco interessano quindi, al ministro del Partito Democratico, le differenze tra la marcia su Roma organizzata nella capitale da Forza Nuova ed un corteo che ricorda una data storica per la città di Udine.

Questo il comunicato stampa arrivato dall’organizzatore Stefano Salmè, della “Marcia dei Patrioti” che si doveva svolgere il 28 ottobre a Udine:

“La Questura di Udine ha negato il corteo del 28 ottobre (Marcia dei Patrioti ) che voleva celebrare il centenario della “Battaglia di Udine”, dove centinaia di soldati italiani, Arditi, Bersaglieri, Carabinieri ed Alpini, sono caduti per la Patria. Le argomentazioni sono talmente pretestuose che faticano a nascondere il carattere politico della scelta. Tanto per far capire il tono della decisione ci è stato graziosamente consentito di svolgere un presidio davanti alla stazione della litorina a San Gottardo (a pochi metri dal Torre).

Mentre ai richiedenti asilo è stato concesso il diritto di manifestare il 17 marzo per reclamare ancora più diritti  (percorso del loro corteo: “ritrovo ore 17.30 in piazzetta del Lionello,  via Cavour, via Vittorio Veneto, via Aquileia, piazzetta del Lionello, via del Pozzo, via Parini, via di Mezzo, finiamo al Parco Vittime delle Foibe”,  ai cittadini udinesi viene negato un corteo per una data che ha segnato la Storia di Udine come della Nazione.

I continui dinieghi della questura nei nostri confronti, in primis verso un candidato sindaco della città, stanno alterando la libertà politica e l’agibilità democratica nella nostra città.

A breve le decisioni conseguenti”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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