Negata Piazza Duomo al Family Day. Salmè: “noi boicottati, pronti ad un flash mob in piazza San Giacomo”

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Dopo il 25 aprile, un nuovo divieto è arrivato dalla questura di Udine nei confronti dell’animatore della “Festa della famiglia naturale” che si sarebbe dovuta svolgere in concomitanza con il Gay Pride di sabato 10 giugno. La domanda per la festa era stata presentata l’8 di maggio e solo oggi è pervenuta la rispsosta.

Il candidato sindaco Stefano Salmè  affida ad un comunicato stampa dal titolo “La dittatura delle minoranza. Family Day boicottato” la sua replica: ”

Stamattina sono state consegnate le prescrizioni rispetto alla comunicazione della “Festa della Famiglia Naturale”, protocollata in data 8 maggio. Sono passati quindi 31 giorni dalla domanda ( o 29 secondo la tesi della questura che afferma che la risposta era pronta già nella giornata di lunedì).

Sfidiamo chiunque a dimostrare che la nostra festa non sia stata platealmente boicottata.

Sfidiamo i nostri avversari politici e dell’informazione faziosa a dimostrare di poter pubblicizzare un qualsiasi evento (stampa dei volantini, delle locandine e dei manifesti) senza avere certezze sul luogo della manifestazione. Questo argomento è talmente vero da essere provato dal fatto che nelle prescrizioni di oggi ci è stata NEGATA la presenza in piazza Duomo per presunte ragioni di ordine pubblico (la celebrazione di un matrimonio in Duomo).

Sfidiamo i nostri avversari politici e dell’informazione faziosa a dimostrare di poter organizzare la coreografia di una festa (magliette, gadget, palloncini colorati) in 3 giorni (o 5 giorni secondo la versione della questura).

Sfidiamo i nostri avversari politici e dell’informazione faziosa a dimostrare che si possa organizzare l’animazione per i bambini (è pur sempre una festa) con un preavviso di tre giorni.

Sfidiamo i nostri avversari politici e dell’informazione faziosa a dimostrare che delle famiglie con bambini avrebbero potuto rappresentare un qualsivoglia problema di ordine pubblico in piazza Duomo per la concomitanza di un matrimonio religioso.

La realtà è che anche la decisione di negarci piazza Duomo nasce dal tentativo di boicottare il nostro evento impedendoci di entrare in comunione con l’elemento simbolico rappresentato proprio dal Duomo, in quanto simbolo di una Chiesa che in duemila anni ha sempre difeso il diritto naturale.

L’alternativa che ci viene imposta è “Piazza Venerio, lato Chiesa di San Francesco, con il TASSATIVO DIVIETO DI IMPEGNARE LE VIE SAVORGNANA, LARGO OSPEDALE VECCHIO, VIA MORPURGO E VIA STRINGHER”. Insomma un ghetto, che fa a pugni con la libertà del corteo del Gay Pride che da via Leopardi percorrerà tutto il centro storico per arrivare fino sul piazzale del Castello ed essere accolto in pompa magna.

A questo punto ci rimangono tre scelte a disposizione. Accettare questa ingiustizia e svolgere comunque una “festa della famiglia naturale” azzoppata dal boicottaggio. Annullare la manifestazione. La terza, che proporrò agli altri organizzatori, Domenico Di Sarno, responsabile della lista civica IO AMO UDINE, Ernesto Pezzetta, segretario provinciale del Movimento Nazionale, Gianfranco Amato, segretario nazionale del Popolo della Famiglia ed Eleonora Cassella, responsabile friulana di Generazione Identitaria, è quella di un FLASH MOB, da svolgersi davanti alla Chiesa di piazza San Giacomo. Un flash mob silenzioso, che dia però visivamente l’idea del bavaglio politico ed informativo che ormai spetta a chiunque non sia in linea con la dittatura del politicamente corretto.

Venerdì mattina, alle ore 11.30, presso la pasticceria Carli-Folegotto, in via Vittorio Veneto 36, si terrà una confernza stampa, con la presenza del segretario nazionale del Popolo della Famiglia, l’avv. Gianfranco Amato, dove verrà annunciata la decisione.

 

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Dott.ssa Irene Giurovich, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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