La questura ha invitato il candidato sindaco di Udine, Stefano Salmè, a non partecipare alla ricorrenza pubblica del 25 aprile ad Udine. La motivazione riportata al segretario provinciale di Fiamma Nazionale, Angelo Mecca e che la presenza del segretario nazionale di Fiamma Nazionale, sarebbe letta dalla sinistra e dalle associazioni partigiane come una provocazione.
Diversa la pozione di Stefano Salmè che la riporta in una nota:”questa mattina il segretario provinciale di Fiamma Nazionale di Udine è stato convocato in Questura. E’ stato messo al corrente che una mia presenza, alla cerimonia ufficiale del 25 aprile, pur da cittadino italiano con in braccio la sola bandiera tricolore, non sarà accettata. Avevo espresso la volontà, da candidato sindaco di Udine, di fare un gesto di omaggio ai partigiani bianchi che hanno difeso con il proprio sangue l’italianità della nostra regione. Mi viene vietato.
Ora nei prossimi giorni deciderò la scelta giusta da prendersi, spinto da un lato a risparmiare alla mia famiglia il calvario che mi attenderebbe se decidessi di esercitare un mio diritto calpestato, dall’altro, ricordando il sacrificio dei nostri nonni per garantirci libertà e democrazia”.