Le nostre motoseghe contro il silenzio

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Il Friuli-Venezia Giulia è una regione splendida, piena di cose da raccontare, terra di un popolo che non si inginocchia, dove spesso il rosario è uno scioglilingua. Terra di molte culture e svariate lingue, ma di fronte alla necessità la lingua è una sola: l’altruismo.

Ci hanno dato dei beoni , dei bestemmiatori e possiamo pure incassare con eleganza, ma noi non ci siamo mai dimenticati di nessuno, sempre in prima fila con le mani tese ad aiutare.

Giovedì scorso la natura ha scatenato l’inferno anche su di noi, ha infierito nuovamente senza pietà cercando di metterci in ginocchio… Alberi sradicati, tende divelte, auto ribaltate, vigneti che sono il nostro fiore all’occhiello e che fanno “campare” tante famiglie distrutti.

Appena la furia del temporale si è placata, solo un rumore ha avuto la meglio: quello delle motoseghe!

Ebbene sì, questa piccola regione (che pochi tengono in considerazione, visto che le trombe d’aria non si sono fermate arrivate a Jesolo…) si è subito rimboccata le maniche, non ha pianto, non si è strappata i capelli urlando in mezzo alla strada sperando che qualcun altro lavorasse al posto suo.

La gente era in strada a lavorare! Chi tornando dalle meritate ferie anche solo per dare una mano a  chi è stato meno fortunato, chi per pura “friulanità” chi per necessità: ma c’erano tutti, c’eravamo tutti!

Credo che quasi ogni abitazione sia dotata di motosega, di carriole ed in alcune aree anche di gruppi elettrogeni. Siamo musoni, strani, a volte duri e in questi giorni sicuramente gli angeli si sono tappati​ le orecchie più volte, ma siamo speciali.

Niente strilli inutili​ ma tanto, tanto lavoro. Con i piagnistei non si mangia, non si scava, non si aiuta. Per rialzarsi ci vuole una volontà di ferro e tanto orgoglio e noi credetemi ce l’abbiamo!

Abbiamo la scorza dura e quando vogliamo piangere lo facciamo in silenzio senza far pesare nulla a nessuno.

Sicuramente non siamo gente facile ma orgogliosamente del Friuli-Venezia Giulia: signori giornalisti ricordatevi che anche noi siamo italiani.

Fuarce Friûl!

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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