Anche Grado si mobilita contro l’acciaieria Danieli-Metinvest a San Giorgio

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“Chiunque frequenti il nostro litorale rimane profondamente colpito dal suo intenso ed armonico sviluppo. Dovuto, come è noto, all’impegno profuso nei secoli dalle varie comunità lagunari nella promozione di attività tutte sostanzialmente compatibili con la natura del loro particolare habitat.

Una circostanza, questa, che ha assicurato nel tempo ritorni notevoli non solo in termini di salvaguardia dei luoghi ma anche di convivenza economica, di cura dei beni e delle attività culturali nonché di incremento della coesione sociale.

Da circa due anni, tuttavia, un tale felice e promettente contesto si vede opposto ad un evento potenzialmente catastrofico: nientemeno che la annunciata realizzazione di una acciaieria e delle infrastrutture relative nella parte terminale della zona industriale di San Giorgio di Nogaro: giusto di fronte e a sfregio della Laguna.

Notizia che ha subito causato l’insorgere di comitati ed organismi di tutela ambientale,  che hanno giustamente evidenziato le forti eredità delle iniziative connesse alla dimensione dell’impianto, ai dragaggi continui del fondo lagunare, alle specificità dell’alimentazione cui si collega l’entità delle emissioni, all’aumento del traffico terrestre e marittimo.

Ottenendo un formale rigetto a qualsiasi ipotesi di progetti/realizzazioni di eventuali impianti siderurgici da parte delle assemblee elettive locali, ovviamente più sensibili alle proteste popolari, ma non da parte delle istituzioni regionali, anzi apertamente schierate a favore, istituzioni che dichiarano l’infondatezza della protesta in quanto “non esiste ancora un progetto fattivo”, avendo però già stanziato milioni di euro per studi di fattibilità e opere preliminari.

Perciò il pericolo che ora corre la collettività è serio : tale da richiedere la concorde e responsabile opposizione di tutti i settori della vita sociale e di tutte le categorie lavorative a cominciare dagli operatori dell’informazione che sono chiamati a rendere edotti i concittadini dei rischi a cui sono esposte le proprie persone, e quelle dei figli e dei nipoti in particolare.

A tal proposito segnaliamo che è attiva una petizione, promossa dai vari Comitati “No acciaieria” presenti nel territorio ( tutte le informazioni relative a dove poter firmare sono disponibili alla pagina facebook “No Acciaieria – Salviamo la laguna”), che proseguirà fino ai primi di luglio; petizione che verrà consegnata agli organi Regionali quanto prima.

Chi scrive confida quindi che la presente venga autenticamente condivisa e segni l’avvio di una estesa mobilitazione della pubblica opinione contro un impattivo e inammissibile proposito”.

Comitato spontaneo per la Tutela di Ambiente e Salute

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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