“Art Rock Couture”. Arriva a Udine la mostra di Pau, il frontman dei Negrita

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

Arriva ad Udine la prossima tappa di ART ROCK COUTURE – Volume 1, la mostra di Paolo Bruni, in arte Pau, frontman dei Negrita, che racchiude in sé le tre anime dell’artista.

Tre universi paralleli, che prendono vita in un unico progetto, ART ROCK COUTURE, attraversando così diversi mondi in continua sinergia, in continuo equilibrio tra caos e meraviglia.

L’avventura continua stavolta in una città del nord est italiano: il 18 Dicembre 2021 Art Rock Couture Volume 1 arriverà ad UDINE, ospite della POP HOUSE GALLERY, in Piazza Matteotti n.11. La mostra terminerà il 15/02/2022

INAUGURAZIONE: ORE 18.00 con la presenza dell’artista in galleria

La Pop House Gallery è un’incredibile galleria d’arte pop che raccoglie opere di artisti contemporanei del calibro di Banksy, Jago, TvBoy, Mr. Brainwash, Murakami, Kaws, Likissas, ed ancora tra gli altri Paz Blandina, Andrea Ravo Mattoni e Giuseppe D’angelo.

Un foyer d’eccezione quindi, che si prepara ad accogliere, dal prossimo 18 Dicembre, anche le opere di Pau.

La mostra riproporrà pezzi già esposti ad ottobre presso il Palazzo delle Esposizioni di Lucca, arricchiti di alcune novità che verranno presentate in esclusiva per l’occasione.

Sarà di nuovo possibile vedere gli originali disegnati da Pau, insieme alle stampe fine art ed alle linoleografie; la capsule collection nata in collaborazione con la maison Carlo Pignatelli ed anche nuove tavole create in esclusiva per questo evento.

ART ROCK COUTURE Volume 1 è il primo capitolo di un intreccio artistico, dove l’arte non ha una sola forma, non segue un’unica via, ma si dirama in direzioni diverse, pur nascendo dalla stessa radice

ART: un termine dall’ampio significato, che indica qualsiasi tipo di espressione artistica, ma che per antonomasia si associa più velocemente a quella visiva. L’arte di Pau si esprime come una sfera inclusiva di disegno, grafica, incisione e pittura, una sperimentazione continua che sposta sempre più lontano l’orizzonte dell’artista, senza comprimerlo in nessuna etichetta.

Da un anno e mezzo mi ritrovo in questa veste di disegnatore, pittore e stampatore. – scrive Pau di sé– Non mi sento un artista figurativo nel senso classico ma più un outsider, un curioso a 360 gradi che si vuol sporcar le mani con tela, legno, carta, linoleum e tutto quello che gli capita a tiro. Mi attrae la pittura, l’illustrazione, il torchio tipografico e il digitale. I poster, l’arte cartellonistica, i graffiti e i murales, fino all’architettura. Vago vagabondo dentro un vortice creativo che si trasforma in produzione febbrile. Intreccio le linee e le campiture colorate con le note che escono dall’impianto che uso per comporre musica in un binomio per me inevitabile. Mi lascio andare ai suoni, alle melodie e alla meraviglia di esplorazioni grafiche che non ho mai tentato in precedenza. Imparo e allo stesso tempo realizzo. Riempio il vuoto. Arricchisco la mia visione artistica complessiva trasformando un lockdown in laboratorio. Dormo poco. Ma finalmente questo trip mi sazia”

ROCK: è l’elemento naturale di Pau, la cifra che rende la sua produzione diversa dal resto, che guida il percorso della sua creatività, dove affini ed opposti convivono, come accordi e contrappunti musicali. Come si dice: puoi togliere il ragazzo dal rock (per un po’), ma non puoi togliere il rock dal ragazzo.

Sono un musicista professionista da 27 anni con più di mille concerti sulle gambe e chissà quante decine di migliaia di chilometri negli occhi. – spiega lo stesso Pau – Poi, all’improvviso, capita che una pandemia ci obblighi tutti a casa, impedendomi di salire su di un palco. A tempo indeterminato. Passano i giorni mentre le certezze sfumano, gli orizzonti mutano e la parola “futuro” cambia di significato. Devo reagire, mi dico. Prendere la situazione di petto come ho sempre fatto. Una cosa che mi eccita della vita è l’urgenza creativa. Ancor più della creazione se possibile. È la mia benzina, la mia droga. Cosa posso fare? Come posso incanalare questa emergenza? Ho sempre disegnato, magari senza troppa continuità e non l’ho mai fatto sapere. Ecco. Lascio il caos incontrollabile del mondo fuori dalle finestre e di botto guadagno uno spazio tutto mio, intimo e caleidoscopico, finalmente gestibile e a portata di inchiostro. Non mi serve altro.”

COUTURE: è l’aspetto forse più inaspettato del progetto, una collaborazione che nasce da un’amicizia che nasce da una collaborazione. Non è un refuso, la cosa è avvenuta proprio così. L’haute couture di Carlo Pignatelli ha incontrato Pau ed i Negrita in occasione della loro partecipazione al Festival di Sanremo. Tra Francesco Pignatelli, direttore creativo della maison, e Pau sì è sviluppato un rapporto di stima ed amicizia reciproca, in virtù del quale è seguita una nuova collaborazione. Sono nate così due capsule collections: la prima, ispirata alla serie delle Santa Suerte, opere iconiche della produzione di Pau, è entrata a far parte di questa mostra.

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email