Un finto caso mediatico ha assunto l’iniziativa dell’Anpi contro la vendita dei calendari di Mussolini nelle edicole o nei bar ed in alcuni tabacchini. I calendari di Mussolini si vendono da decenni. I pellegrinaggi a Predappio non conoscono crisi di sorta. L’unica novità rispetto al passato è il forte aumento delle vendite online che rappresentano solo il segno dei tempi e dell’evoluzione tecnologica. Sembra che in Friuli (anche se non ci sono cifre ufficiali) le vendite dei calendari del Duce siano in forte crescita. Le edicole, in piena crisi economica, ringraziano gli editori per un prodotto che “tira” (siamo alla terza ristampa nell’anno in corso). Ecco allora la crociata dell’Anpi che vorrebbe procedere addirittura ad una class action contro i produttori, ma anche contro le edicole che “diffondono” un prodotto che, a detta dell’Anpi, farebbe “apologia del fascismo”. Per quanto ci riguarda, noi del Giornale di Udine, continueremo a batterci per la piena libertà di opinione di tutti, quella libertà che i partigiani bianchi, insieme ad altri patrioti, difesero contro le pretese annessionistiche dei comunisti titini e dei loro compagni italiani.
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