CENTRALE EMERGENZA FVG: BLACK OUT SUL BLACK OUT

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La notte tra il 9 e il 10 aprile  un black out telefonico ha colpito la SORES – Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria – di Palmanova.
Ne hanno parlato alcuni articoli apparsi sui quotidiani e sui social,  e poi basta. Pur essendo stato un black out importante, durato una decina d’ore, e l’ultimo di una lunga serie, nessuna precisazione  è giunta dalla Regione, che ha in pratica fatto black out sul black out.
Con non pochi sforzi siamo riusciti a ricostruire cos’è davvero successo quella notte nella sala operativa dell’emergenza sanitaria.
Alle 23 sono andate fuori uso tutte le linee telefoniche CUG (Closed User Group), quelle che connettono la Sala di Palmanova alle strutture dell’emergenza  della regione, sia sanitarie, come ad esempio: Pronto soccorso, Rianimazioni, Unità coronariche, Stroke Unit ecc., sia Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, ecc..
Gli operatori hanno attivato alcuni telefoni cellulari in dotazione che ovviamente potevano usare solo le linee telefoniche comuni e che quindi non prevedono priorità di risposta; e chi prova a chiamare un reparto dell’ospedale sa quanto ci vuole perché qualcuno risponda.
A Palmanova non tutti i numeri telefonici erano disponibili ed aggiornati per le varie provincie; ad esempio pare non fossero memorizzati i numeri di telefono di alcuni mezzi di soccorso presenti sul territorio. E non tutti i mezzi di soccorso dispongono di radiotelefono  veicolare. Sembra incredibile, ma così ci è stato riferito.
Risulta  che più equipaggi dei mezzi di soccorso sul territorio non sarebbero stati informati della presenza del guasto e dei correlati problemi di comunicazione.  E così il personale delle ambulanze si accorgeva del black out quando aveva bisogno di  parlare, per esempio  con l’unità coronarica piuttosto che con i pompieri e trovava la linea muta.
Nel frattempo il personale tecnico – in servizio h24 a Palmanova –  aveva difficoltà nell’individuare la causa del problema: riguardava il software, l’hardware, il server, la rete, il BETA80 o la Telecom?
Dopo alcune ore – sembra 3 –  si era appurato che il problema poteva essere Telecom e cosi è stato chiamato il tecnico Telecom reperibile. Che partiva da Conegliano Veneto. E dopo un’ora è arrivato a Palmanova. Ma qui il sistema telefonico è complesso, bisogna conoscere l’impianto. Nonostante i lodevoli e prolungati tentativi, pur con l’aiuto degli infermieri di turno in Centrale, niente da fare, le linee continuavano ad essere mute. Per fortuna  erano le 4, piena notte,  l’ora più tranquilla.
Ma alle 8, mentre  l’attività di soccorso andava a aumentare,  dopo ben 9 ore dalla comparsa del guasto, il problema non era ancora risolto e ci sono volute altre ore per ripararlo.  Con quali conseguenze? Quali ritardi?
Dall’attivazione di Palmanova si sono ripetuti molteplici  black out – il primo nell’aprile 2017 – e  il problema non è ancora risolto.
Già più volte si era chiesto in passato di rivedere l’organizzazione di Palmanova nel suo complesso, perché nonostante gli sforzi finora profusi e le ingenti risorse impiegate il sistema non funziona come dovrebbe.
Dall’efficienza  della Centrale operativa dipende l’efficacia di tutti i soccorsi, quindi la vita e la sicurezza dei nostri cittadini, per cui non sono accettabili opacità su cosa accade realmente a Palmanova. E su questo tema ho interrogato la Giunta regionale.
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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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