Desirée Mariottini, 16 anni: drogata, stuprata e uccisa da un gruppo africani

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Il degrado prodotto da un’immigrazione fuori controllo ha causato un’altra vittima innocente. Una ragazza di soli 16 anni, che aveva davanti a sè tutta la vita, è stata prima drogata, (probabilmente utilizzando la cosiddetta “droga dello stupro”) poi stuprata e infine soffocata da un gruppo di africani. La tragedia si è consumata in uno stabile diroccato di via dei Lucani a Roma, nel cuore del quartiere di San Lorenzo, un vero e proprio covo degli spacciatori africani e arabi. Desirée si era recata insieme ad un amica in quello stabile, probabilmente per acquistare droga. L’epilogo lo conosciamo grazie alla preziosa testimonianza di un senegalese, presente la sera dell’omicidio: “Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza, sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta. Quella notte in quell’edificio c’erano africani e arabi: un po’ di gente, sei o sette persone. Accanto a Desirée c’era anche l’amica che era italiana, penso pure fosse romana, parlava romano. Questa seconda ragazza urlava che l’hanno violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro”. Dopo la tragedia di Pamela Mastropietro, l’Italia è sconvolta dalla ferocia delle nuove mafie africane. Questi casi non sono derubricabili a “vittime collaterali” del mondo dello spaccio, ma sono la prova della assoluta mancanza di rispetto per la vita umana. Lo stesso filo conduttore che porta all’omicidio di Alice Bros, morta in un bagno della stazione ferroviaria di Udine, dopo un iniezione di eroina gialla, la droga killer venduta da pusher nigeriani. Vittime che aspettano ancora giustizia.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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