E volo via

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“Via via vieni via con me!” canta Polo Conte…

Via via vieni vieni via con me!

Tu sì! Proprio tu!

Cosa ci stai a fare lì?

Senti la musica? Dai andiamo…

Con un passo esitante avanzi, ti guardo e ti sorrido, so che hai paura, so che non sai se puoi fidarti o meno di me…

Ti vengo incontro e ti prendo per mano, nell’istante in cui le nostre mani si sfiorano una luce abbagliante ci avvolge.

Ti sento impaurito e ti stringo forte la mano mentre ti sorrido.

“Tranquillo, non c’è nulla da temere…lasciati condurre”

Abbozzi un sorriso velato di terrore…e siamo già lì!

Ti guardi intorno sbigottito, sorpreso e curioso come un bimbo che va per la prima volta al luna park.

E’meraviglioso vedere la tua gioia sprigionarsi dalla tua Anima, così incontenibile e straripante.

Un passo poi un altro, tutto attira la tua attenzione, tutto è magico e luminoso.

La musica dolce appena percepibile, si odono parole lanciate come coriandoli a carnevale mentre una lievissima brezza accarezza la nostra pelle.

Il profumo di prati verdi, di rose e di Amore si diffonde nell’aria.

Ora non hai più paura, ora cammini veloce, quasi corri e corro con te per qualche metro.

Poi ti lascio la mano e ti guardo da lontano.

Rimani nell’incertezza sul da farsi un attimo, mi guardi con aria interrogativa.

Ti sorrido mentre ti dico “Vai, è la tua Vita e la devi vivere Tu! Io resto qui e ti guardo da lontano, ma ci sono, ci sarò sempre! Abbi fiducia, non serve che ti giri tra qualche metro a vedere se ci sono o no. Ricorda che anche se voltandoti non mi vedessi più,  io comunque sarò presente. Non riuscirai a vedermi con gli occhi ma Sentirai che ci sono con il Cuore. Ora va, hai tante cose da scoprire, da provare, da costruire, tanta strada da fare: la Tua strada”.

Rimani ancora lì impalato a guardarmi e non sai cosa fare.

Allora arriva un bimbo e ti prende per mano. “Dai muoviti? Andiamo a giocare! Vediamo chi arriva prima a quell’albero!”

Dai, forza, fai giocare quel bambino come facevi da piccolo!

Hai dimenticato come si gioca, come si ride, come si balla…

Vai con quel bambino e impara di nuovo a giocare con lui.

E’ il tuo bambino interiore e ha bisogno di essere Visto e abbracciato.

Il bimbo è impaziente e tu sei felice, mi sorridi e mi dici “ Allora io vado! Ho tanto da fare e da imparare e non voglio sprecare tempo. Grazie”

Un attimo e siete già arrivati all’albero. Vi sento ridere forte, poi vi abbracciate e ripartite a giocare.

Una luce dorata vi avvolge mentre farfalle colorate vi vengono incontro.

Simonetta Vicario

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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