Fedriga anticipa il “Super Green Pass”. Marini “Là di Moret”: “in 4 giorni già persi 50 mila euro”

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Il governatore Fedriga, sulla base delle pressanti richieste della grande industria, ha anticipato il famigerato “Super Green Pass”, che entrerà in vigore già da lunedì 29 novembre.

Questa la nota della regione a riguardo: “Nessuna limitazione dunque, nemmeno transitoria, per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è sottoposto a vaccinazione entro i 12 mesi precedenti, nell’accesso a spettacoli ed eventi sportivi, alle cerimonie e ai ristoranti: in attesa dell’aggiornamento informatico che, a livello nazionale, porterà al rilascio del “super Green Pass” digitale con relativo Qr code, sarà sufficiente esibire il certificato vaccinale o quello di avvenuta guarigione in versione cartacea completa. Per tutti, a partire da lunedì, sarà invece obbligatorio l’utilizzo della mascherina anche all’aperto”.

Nonostante il clima da “guerra” che richiederebbe un vocabolario franco e virile, si continua a utilizzare il burocratese e con la presa in giro dei cittadini, ribaltando la realtà, facendo vedere solo il bicchiere mezzo pieno ai possessori del certificato verde. La realtà invece è che ai non vaccinati sarà preclusa una vita sociale. Una sorte di apartheid, un fatto che nessun linguaggio bizantino potrà cancellare.

Ma qual’è la reazione della piccola impresa, quella dei servizi, che rappresenta l’ossatura imprenditoriale della nostra regione?

Un post di Edoardo Marini, titolare di Là di Moret, la dice lunga sulla retorica del Super Green Pass come “strumento per la ripresa economica”, secondo le parole ripetute dai nostri governanti, Fedriga compreso.

Marini scrive: “Bene è arrivata l’ennesima variante, ma allora avevano ragione i premi Nobel?…intanto anzichè cambiare strategia, si continua con quella che ci ha portato dopo tre anni di nuovo a chiudere, limitare, escludere. I miei più sinceri complimenti a Draghi, Speranza, Fedriga e narratori vari. Appena uscite le nuove misure in 4 giorni abbiamo ricevuto disdette per 50.000€. Il turismo sarà di nuovo in ginocchio, mentre le persone con il pass continueranno a credere di essere libere e di non contaggiare. Non mi fidavo dall’inizio di questo governo e degli accordi presi con le categorie, accordi disattesi alla prima occasione, mi fido ancora meno oggi. Intanto Svezia, Spagna, Inghilterra, hanno detto stop ad ogni tipo di restrizione e schedatura, beati loro”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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