Governo e Regioni impongono il “cocktail di vaccini”. In Fvg sono 8 mila le “cavie”

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Avanti tutta! E’ questo l’ordine perentorio che l’intera classe politica ha diramato ai vari attendenti di periferia. La tragedia di Camilla Canepa (insieme ad una lunga lista di vittime collaterali) secondo il mainstream deve essere derubricato a “incidente di percorso”. Una fatalità che non deve fermare quella che la propaganda martellante continua a definire come “la più grande macchina vaccinale mai esistita”. E tutto ciò sarà pur vero, se non fosse che quegli “incidenti di percorso” hanno dei nomi e dei cognomi, dei volti, dei padri e delle madri.

L’ultima piroetta della “repubblica devi virologi” riguarda il vaccino Astrazeneca, salito ancora una volta sul banco degli imputati. Si è deciso quindi che il richiamo sarà fatto con un vaccino a mRNA, una sorta di cocktail estivo per rinfrescarci dall’arrivo della calura estiva.

Peccato che fino a ieri le indicazioni era ben diverse:

Tanto per chiarire in che mani siamo basterebbe ricordare alcune tappe della “gloriosa macchina vaccinale” del governo Draghi: il 30 gennaio l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) raccomandava Astrazeneca per la fascia d’età 18-65 anni; l’8 marzo Astrazeneca viene esteso agli over 65; il 15 marzo Astrazeneca viene sospeso dopo alcuni casi di trombosi, per poi riprendere l’inoculazione già il 19 marzo; l’8 di aprile Astrazeneca viene “raccomandato” in via preferenziale agli over 60; l’11 giugno, dopo la morte di Camilla arriva lo stop per gli under 60. 

Nonostante che sia evidente a tutti che i nostri cosiddetti “esperti” brancolino nel buio e che i nostri politici abbiano fatto scelte di carattere prettamente politico ed economico, chiunque osi dissentire viene immediatamente segnato con la vernice gialla del “no-vax” e del “terrappiattista” (chi scrive farà la sua seconda dose di vaccino il 23 corrente mese).

Dall’inizio della pandemia, per ragioni costituzionali, l’emergenza sanitaria è stata determinata nei suoi passaggi dal Ministero della Salute e dalla Conferenza delle Regioni (che hanno in mano la gestione della sanità italiana) oggi presieduta proprio dal Presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga. In Italia le “cavie da coktail” saranno un milione, mentre in Fvg la cifra si attesta a 8.300 persone.

Stefano Salmè

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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