La tabella con i dati pubblicati il 20 agosto da Pubblic Healt England è un pugno nello stomaco all’informazione politicamente corretta.
Il report copre un arco temporale che va dal primo di febbraio al 15 di agosto, un tempo soddisfacente per poter giungere a delle considerazioni importanti.
Come si evince dalla tabella, il numero di casi complessivo analizzato è di 386.735, classificati tra over 50 e under 50.
Tralasciando la distinzione per età e osservando solo i numeri assoluti, apprendiamo che su 386.735 contagiati, 183.133 erano non vaccinati, 73.372 erano vaccinati con doppia dose, 89.957 erano vaccinati con la prima dose e 40.273 erano gli immunizzati (guariti dal Covid).
Senza entrare in discussioni scientifiche che non ci appartengono per mancanza di competenza, è oggettivo che se trasferissimo questo dato in Italia, avremmo 203.602 possessori di Green Pass contagiati (in Italia si ottiene il Green Pass dopo la prima dose e gli immunizzati sono parificati ai vaccinati) e 183.133 positivi non vaccinati. In percentuale questo vorrebbe dire che, se il trend dell’Italia seguirà quello britannico, fatto 100, il 53% dei nuovi contagiati sarà tra i possessori di Green Pass e il 47% tra i non vaccinati.
Con questi dati qualcuno può ancora sostenere che il certificato verde è uno strumento volto alla salute pubblica?
L.R.
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