I presidenti dei quartieri di Udine est – Di Giusto e Laipacco – San Gottardo, Stefano Salmè e Anna Chiarandini, hanno rilasciato un comunicato stampa in merito allo stupro di una quindicenne udinese.
Lo stupro di una ragazza quindicenne da parte di tre pakistani, richiedenti asilo, è di una gravità inaudita ed esige nuove soluzioni, che dovranno essere ispirate alla filosofia della tolleranza zero.
Le decine di cittadini che in poche ore, ieri sera, ci hanno telefonato per esprimere la loro indignazione ed ancor di più, la loro rabbia e preoccupazione, ci inducono ad una linea di azione comune, al fine di rappresentare il sentimento dei due quartieri, su cui incide la presenza del maggior numero di richiedenti asilo, in considerazione della localizzazione della caserma Cavarzerani.
A nome dei nostri quartieri (Udine est – Di Giusto e Laipacco – San Gottardo) chiediamo quindi alle autorità competenti di rivedere l’orario di coprifuoco dei richiedenti asilo ospitati nella caserma, riducendo l’orario di rientro alle ore 17.00. In considerazione dei continui scavalcamenti riteniamo che il perimetro della Cavarzerani debba essere sorvegliato dall’esercito, alleviando in tal modo il lavoro delle forze dell’ordine.
Chiederemo poi all’assessore ai quartieri, la possibilità di finanziare un’app che consenta di creare una vera e propria piattaforma di vigilanza diffusa per connettere i vicini di casa, che potranno segnalare crimini e attività sospette con messaggi, foto e video.
Come presidenti dei rispettivi Consigli di Quartiere, stiamo poi valutando l’ipotesi di un presidio davanti alla caserma Cavarzerani per esprimere tutto lo sdegno per quello che è accaduto ed un’assemblea congiunta sul tema della sicurezza.