Il filosofo friulano Emanuele Franz acclamato a Novi Sad. La sua opera tradotta in serbo

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Si è svolta lunedì’ 04 aprile a Novi Sad, in Serbia, la presentazione del testo “Evropa u sumraku” (-L’Europa al crepuscolo-) del filosofo, saggista e storico friulano Emanuele Franz. Nel testo, presentato e accolto con grande favore dal pubblico serbo, l’autore fa confluire la sua critica alla gestione della emergenza sanitaria da parte della politica italiana, analisi che ha testimoniato nei due testi -io nego- e il recentissimo -io nego ancora- che gli sono costati insulti, minacce e perfino una aggressione fisica nella quale un facinoroso, non apprezzando i testi dissidenti del Franz, ha cercato di strangolarlo in una pizzeria. Ma se in Italia il pensiero libero e critico viene isolato, mutilato, censurato, nel migliore dei casi, fatto tacere con la forza fisica nel peggiore, in Serbia il filosofo Emanuele Franz stato acclamato e ricevuto con onore e rispetto. Il testo “L’Europa al crepuscolo” infatti è stato edito dalla Prometeju edizioni, una delle più importanti realtà editoriali della Serbia, ed esce con la prefazione del filosofo francese Alain de Benoist e la postfazione di Mirjana Markovic, assessore alla cultura del Comune di Sremska Mitrovica, l’antica Sirmio.
Al pubblico italiano si consiglia la lettura del testo -io nego ancora- (Audax Editrice) nel quale il Franz – estendendo la sua critica e le sue osservazioni non solo alla malagestione della cosa sanitaria ma all’intero modello di vita occidentale, puntando il dito sul consumismo, sinonimo questo, per il filosofo, di una vera e propria dittatura culturale che vuole far credere che il corpo sia solo un cumulo di ossa, mentre esso è un progetto, un’Idea. Quindi la pandemia, per Franz, diviene un pretesto per imporre una visione del mondo scientista a discapito di una visione Tradizionale del mondo. Il libro -Io nego ancora-, 202 pagine per 16 euro di copertina, può essere acquistato mediante il sito della casa editrice: www.audaxeditrice.com.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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