Il governo comunista cinese reprime nel sangue il movimento pro-democrazia di Hong Kong

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Il regime comunicsta cinese ha ormai deciso di reprimere nel sangue il movimento pro-democrazia che , da mesi, sta scuotendo l’ex colonia inglese. Durissimi gli scontri di ieri notte nella cittadella univeristaria di PolyU, tra gli studenti barricati e le forze di sicurezza del regime cinese che hanno intimato la resa dei giovani ribelli. Il bilancio degli scontri di ieri registra 38 feriti, di cui 5 in condizioni gravi. Dall’inizio delle proteste il regime ha incarcerato 4401 persone. Intanto l’Alta Corte di Hong Kong fa da sponda ai manifestatnti, bocciando la legislazione speciale di emergenza voluta dal regime di Pechino, che mirava a ledere il diritto a manifestare del movimento “pro-democrazia”. L’Alta Corte ha giudicato le ultime decisioni della governatrice pro-Pechino, come “incompatibili con la basic Law”, cioè la costituzione autonoma di Hong kong.

(foto tratta da Panorama)

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Il Giornale di Udine

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