Il premio Nobel Montagnier a Firenze. I vaccini? “Inutili, inefficaci, pericolosi”

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Gli anti-bufalisti di professione che, a differenza del passato, sono i più strenui guardiani del mainstream, avevano già fatto circolare la voce che la notizia della presenza del professor Luca Montagnier a Firenze, fosse una fake news.
E invece il premio Nobel francese si è presentato puntuale all’inconto organizzato dall’associazione “Atto Primo” alle Cascine, all’ex Ippodromo delle Mulina e le sue parole sono state “incendiarie”.
Luc Montagnier fu il primo, tra i grandi scienziati, ad affermare l’origine artificiale del virus, esternazione che fu subito attaccata con ironia sbeffeggiante (all’improvvisamente, per la stampa mainstream, lo scienziato venerato si era trasformato in un rimbambito) e insulti diffamatori. Oggi la maggior parte della comunità scientifica occidentale propende proprio per l’origine da laboratorio del virus e i sospetti si annidano sul laboratorio militare di Wuhan.
La conferenza stampa di Montagnier è stata preceduta dalle relazioni degli avvocati Tiziana Vigni e Daniele Granara che hanno, ovviamente, messo l’accento sugli aspetti liberticidi della legislazione emergenziale istituita nell’ultimo anno e mezzo.
Gli aspetti scientifici sono stati invece affrontati dall’ospite d’onore, che ha risposto alle domande dei giornalisti senza peli sulla lingia, come solo un Premio Nobel può permettersi di fare.
Lo scopritore dell’Hiv, non nega affatto l’importanza dei vaccini nella storia della medicina moderna, ma contesta i vaccini anti-Covid, oggettivamente sperimentali: “non siamo in presenza di veri vaccini, ma di montaggi complicati di biologia molecolare, che possono arrivare ad essere veleni“. Se questa è la premessa del professore, la chiusura è da stroncatura: “i vaccini anti-Covid sono inutili, inefficaci, pericolosi“.
Il premio Nobel lancia un appello a tutti i medici, affinchè prendano coscienza delle possibili alternative a questi vaccini: “ci sono dei farmaci attivi, che, se utilizzati all’inizio dell’infezione, possono portare alla guarigione; ci sono dei metodi alternativi per curare questa infezione che sono meno rischiosi e anche meno costosi per il sistema sanitario e che permetterebbeo di liberarci di questo virus”.
Ma è sulle possibili conseguenze a lungo termine che il professore si sofferma indignato: “oltre agli effetti avversi che registriamo già adesso, come le trombosi vascolari o gli effetti polmonari, è molto probabile che ci siano anche delle conseguenze neurologiche sulle persone che hanno ricevuto il vaccino, ed è possibile che nei prossimi decenni o addirittura secoli, si sviluppino delle malattie, legate proprio a questi vaccini, che siano anche trasmissibili per diverse generazioni”. Ecco perchè, per il premio Nobel Montagnier “vaccinare i bambini è un crimine, perchè anche se al momento possono sopportarne gli effetti immediati, potrebbero poi subire quelli a lungo termine”.
Poniamo infine un quesito ai nostri lettori: perchè alle puntuali affermazioni di un premio Nobel, non risponde con altrettanta puntualità, qualcuno dei tanti virologi star italiani che affollano le televisioni? Perchè, per una volta, almeno il servizio televisivo pubblico, non organizza un bel confronto televisivo tra un Burioni o un Bassetti di turno, e, per esempio, un Luc Montagnier o un Didier Raoult?
(in foto Montagnier risponde alla domanda del giornalista Armando Mannocchia)

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Dott.ssa Irene Giurovich, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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