Una tragedia che ha sconvolto il vasto pubblico che amava il giovane cantante, diventato famoso grazie alle sue apparizioni televisive su X Factor e Amici. Difficile disgiungere quello che è accaduto a Michele dalla situazione in cui ancora ci troviamo a causa delle restrizioni Covid.
Prima del ricovero d’urgenza, Michele Merlo si era recato in Ospedale di Vergato, ma i suoi sintomi sono stati scambiati per “una banale forma virale”. In un audio che il giovane artista aveva inviato alla ragazza, Michele esprimeva la sua arrabbiatura per il fatto di essere stato accusato di intasare il Pronto Soccorso per due semplici “placche alla gola”.
Il padre di Michele racconta ai gornalisti tutta la sua rabbia: “Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia”.
I genitori smentiscono poi in forma categorica che Michele si fosse vaccinato.
Sono in molti sui social a legare le due tragedie della morte di Michele e del suicidio di Seid Visin. Due giovani molto diversi ma accomunati da una morte troppo prematura. Alcuni ricordano che per la morte tragica di Seid il segretario del Pd (e molti altri) ha chiesto scusa a nome dell’Italia. Nessuno però ha sentito il dovere di chiedere scusa per la morte assurda di Michele. Eppure le due giovani vite spezzate prematuratamente si portano entrambe lo stigma di qualcosa che non funziona nel nostro paese.