La bufala da propaganda di guerra dei 2,2 milioni di morti in Europa entro marzo

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Tutte le agenzie di stampa e tutti i massmedia stanno evidenziando a caratteri cubitali la previsione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui l’Europa piangerà 2,2 milioni di morti entro il mese di marzo del 2022.

Questa la nota dell’OMS: “La regione europea resta nella morsa della pandemia di Covid-19. La scorsa settimana le morti attribuite al Covid-19 sono aumentate di 4.200 al giorno, raddoppiando la cifra di 2.100 al giorno della fine di settembre. Nel frattempo la somma dei morti per coronavirus ha passato il limite del milione e mezzo nei 53 Paesi della regione. Oggi il Covid-19 è la prima causa di morte in Europa e Asia centrale”.

La notizia è stata talmente distorta dai giornali nostrani (ma possiamo immaginare che accadrà da tutti i giornaloni del mainstream europeo), che un cittadino distratto potrebbe preoccuparsi dell’avvento imminente dell’Apocalisse.

Basterebbe ricordarsi che l’Europa è oggi il continente con la più alta percentuale di vaccinati al mondo, per chiedersi come siano compatibili tali previsioni apocalittiche rispetto a questo dato oggettivo.

Andando poi a leggere bene la notizia, si scopre che l’OMS sostanzia la sua previsione sul trend dell’ultima settimana, che è di 4.200 decessi al giorno (si consideri a tal proposito che la Russia negli ultimi sette giorni ha avuto 1.218 morti al giorno). Come tutti sanno l’andamento epidemiologico è ciclico e la stagione fredda influisce notevolmente sul suo peggioramento; ma anche proiettando questo dato pessimistico rispetto ai 4 mesi che ci separano da marzo, i conti non tornano.

Quindi è evidente che l’OMS faccia riferimento al bilancio complessivo dei decessi nella “regione europea” dall’inizio della pandemia, aggiungendo al dato di oggi, i decessi previsti fino a marzo del prossimo anno.

Ma dove sta la vera e propria mistificazione, che assomiglia molto ad una propaganda di guerra? Nel fatto che tutti i nostri giornaloni facciano intendere che la previsione dell’OMS si riferisca all’Unione Europea, quando invece l’Organizzazione mondiale della sanità parla invece dei “53 paesi della regione”.

I 53 paesi a cui fa riferimento l’OMS sono i paesi che appartengono al “Consiglio d’Europa”, che raggruppa i 27 paesi dell’Unione Europea, più altri 20 paesi del Continente: (Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria).

Ai 47 paesi membri si aggiungono 6 “paesi osservatori” che con l’Europa ci azzeccano poco o nulla: “Canada, Giappone, Israele, Messico, Santa Sede, Stati Uniti“.

Questi sono i “53 paesi europei” a cui faceva riferimento la “previsione” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che i nostri giornaloni hanno tradotto come un “monito all’Europa”, inteso ovviamente come un invito ad operare ulteriori restrizioni e puntare sulla vaccinazione obbligatoria.

 

 

 

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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