Una foto nitida che riporta però alle foto sbiadite dell’epoca della guerra fredda, quando l’Europa era il campo di battaglia tra anglo-americani e sovietici e il muro di Berlino era il simbolo della divisione continentale.
La Lituania ha appena ultimato di sigillare con il filo spinato i 500 kim di confine con la Bielorussia.
Paradossale che mentre sul fronte sud, Unione Europea e ONU, invocano la necessità di una politica volta all'”accoglienza” e alle “porte aperte” per richiedenti asilo sprovvisti della minima giustificazione per essere dichiarati “profughi”, sul fronte est si lavori incessantemente per una rinnovata guerra fredda con il mondo russo. Cui prodest? All’Italia non crediamo proprio, soprattutto in considerazione del fatto che, per molti analisti geopolitici, se la guerra russo-ucraina dovesse debordare, sarebbero proprio i Balcani a incendiarsi, con tutte le conseguenze che questo avrebbe sull’Italia.