L’aeroporto di Ronchi traina il turismo regionale. 1 milione e 2 centomila turisti nel 2024

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

L’apertura della nuova base di Ryanair a Ronchi dei Legionari è solo il primo passo di un lungo percorso che la Regione e la compagnia aerea faranno insieme. Una maggiore competitività dello scalo aeroportuale del Friuli Venezia Giulia è la condizione per garantire lo sviluppo del nostro territorio. Lo sforzo fatto per abolire la tassa comunale/turistica sta dando ottimi risultati in termini di incoming. Basti pensare, per fare un esempio, che grazie al nuovo collegamento con Dublino è stato registrato un aumento del 97% dei turisti provenienti dall’Irlanda.

Questo, in sintesi, il concetto espresso oggi a Ronchi dei Legionari dal governatore del Friuli Venezia Giulia durante l’apertura ufficiale della base “Gamechanger” di Ryanair.

La compagnia aerea quest’estate presenterà ben 18 rotte, 7 delle quali nuove: Berlino, Brindisi, Budapest, Cracovia, Olbia, Parigi e Siviglia.

Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato che lo scorso anno Trieste Airport è stato utilizzato da 900mila persone, con una stima per il 2024 di 1 milione e 300mila
passeggeri. L’obiettivo è quello di raggiungere i 2 milioni entro il 2027.

Per il governatore del Friuli Venezia Giulia Ryanair è un partner strategico. Si tratta dell’unica compagnia aerea che non trasporta solo passeggeri, ma riesce a condizionare le scelte di viaggio e turistiche a livello europeo. Un alleato importante in grado di offrire nuove opportunità di spostamento e accrescere l’economia e i posti di lavoro nella nostra regione.

Tutto questo, ha spiegato il governatore, si aggiunge alle campagne promozionali di respiro internazionale. L’ultima missione negli Stati Uniti sta già dando frutti inaspettati con
prenotazioni in arrivo da Paesi lontanissimi dal Friuli Venezia Giulia.

Alla presentazione della nuova base di Ryanair hanno partecipato anche gli assessori regionali al Turismo e alle Infrastrutture.

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email