L’Università di Udine organizza l’UNIVAX Day. Il dissenso del prof. Mario Gregori

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… se il vino è buono. La risposta la sai. L’Università di Udine ha organizzato il 29 aprile un UNIVAX Day, dedicato “al ruolo fondamentale dei vaccini nell’ambito della tutela della salute”. In tale contesto, il prof. Carlo Puccillo si è assunto (sportivamente, considerandola una sfida da vincere) il gravoso compito di parlare sulla (dis)informazione sui vaccini.  Sono convinto che non avrà trascurato di ricordare quanto affermato da BioNTech SE, nel report annuale predisposto per la SEC nel 2022, a campagne di vaccinazione in pienissimo corso. In esso l’azienda produttrice di vaccini osserva che: “Potremmo non essere in grado di dimostrare l’efficacia o la sicurezza sufficienti del nostro vaccino COVID-19 e/o delle formulazioni specifiche per la variante per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea o in altri paesi in cui è stato autorizzato per uso di emergenza o commercializzazione condizionale concessa”(approval.https://investors.biontech.de/node/1193/html?fbclid=IwAR1vkBCMXB3DfUtzRdIv9oHsbTxB6SgI8s0CDbJAj4fR96h7XYRht8XHrxI#ic5e06a05a31d4c4491031d3208cef8c2_2806). Par di capire, insomma, che se il Vaccino avesse affrontato un iter autorizzativo normale (e non quelli previsti sulla base di una presunta condizione emergenziale) non una dose avrebbe potuto essere iniettata. In parole povere: per l’oste il vino potrebbe saper di tappo.Giusto o sbagliato?
Illustre collega, potremmo discuterne pubblicamente; lo proponga al Rettore. Anche in osteria.
Mario Gregori
Università di Udine

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