Mario Gregori: “la Meloni si assuma la responsabilità di dire la verità sulla gestione pandemica””

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“Contrordine, compagni!” era il refrain che Giovannino Guareschi (quello di Don Camillo e Peppone) impiegava per ironizzare sulle capriole linguistiche cui il Partito Comunista Italiano ricorreva nella Prima  Repubblica (quanta nostalgia!) per giustificare gli iati incolmabili tra le posizioni teoriche (siamo comunisti, l‘Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è il paese-guida) e le conseguenze politiche derivate (va bene l’economia di mercato, stiamo comodi nella Nato).

Ironia delle cose, “Contrordine compagni” è la parola d’ordine del Primo Ministro di un Governo di destra per porre fine alla “psico-pandemia”. La Scienzah! (Ufficiale), che fiuta, come un obbediente setter, le arie dei Palazzi Romani e capisce in che direzione correre, si è adeguata immediatamente (anzi in anticipo!): comincia a distinguere tra “morti con Covid” e “morti per Covid”; a dire che i ricoverati in terapia intensiva “per Covid” sono tutti (e solo) poveri anziani pluri-vaccinati; che, è vero, il “vaccino” non impedisce di contagiarsi e contagiare.

Sono pronte le italicissime exit strategies dall’epoca delle orribili menzogne, che abbiamo vissuto per anni. Sono tre. La prima è: “Lo dicevo io”. Maestro eccelso si è già dimostrato l’ex (finalmente!!!!!) ministro della Salute Speranza, che, all’emergere inconfutabile dell’efficacia delle terapie precoci, ricordava che in qualche oscuro pie’ di pagina delle sue direttive se ne faceva un qualche velato accenno. Dimenticandosi che proprio il suo ricorso al Consiglio di Stato aveva impedito il loro impiego su ampia scala (che avrebbe svuotato le terapie intensive e risparmiato migliaia di morti). Si stringono al collo il fazzoletto verde o rosso tutte le bande degli imbonitori televisivi, pronti a scendere in piazza per spiegare il loro immenso ruolo nel conseguire la Liberazione dal fascismo vaccinale: “Lo dicevo io!”. I nuovi, vergognosi, “partigiani” del 26 Aprile.

La seconda è: “Ho obbedito ad ordini superiori”. La stessa giustificazione degli aguzzini dei campi di concentramento. Ma, almeno, questi rischiavano la fucilazione e quelli nulla.

La terza è: “Sono stato ingannato!!!!”. Lo ripetono coloro che rifiutavano di discutere con te, perché le tue argomentazioni erano solo “propaganda no-vax”. E non volevano vedere gli editoriali di Peter Doshi sul British Medical Journal (febbraio 2021) in cui, riprendendo i dati big farma dimostrava, numericamente, che l’efficacia dei sieri era al massimo del 19%. Non volevano ascoltare Antony Fauci, l’étoile tra le virustar, che (luglio 2021) attestava che anche i “vaccinati” si contagiano e contagiano. Perché avete voluto non sentire e non vedere? Dove sta l’inganno?

Ritornello comune a tutti è: “Chi ha dato, ha dato, chi ha avuto, ha avuto: scurdammoce ‘o passato….”. Te lo ripetono chi ti aveva detto in faccia: “Quelli come te (non vaccinato) andrebbero messi al muro”. Abbassando pudicamente lo sguardo oggi cominciano a riconoscere che FORSE (!) si è esagerato un po’ nelle campagne vaccinali. Un po’?

Bambini (naturalmente resistenti al 99,9985% al virus -dati ISS-) carcerati e traumatizzati da regole crudelmente e stupidamente inutili; giovani esclusi da ogni forma di vita sociale per piegarli ad un “vaccino” (?) di cui, fondatamente, non sentivano alcuna necessità; padri e madri privati dell’unico reddito perché, in scienza e coscienza, non si piegavano al ricatto del “senza vaccino, niente pane”. Tutto questo è un po’?

No. No. Non vogliamo autoassoluzioni. Vogliamo una cosa sola: tutta, solo e nient’altro che la verità.

La vogliamo per senso di giustizia nei confronti dei bullizzati dal green pass: chi li ha ingiustamente segregati deve pagare.

Ma non è semplice rivalsa: la verità non è dovuta solo a loro.

La verità è dovuta alle tante, troppe persone morte di “tachipirina e vigile attesa”, che terapie precoci avrebbero potuto salvare. La verità è dovuta ai deceduti “per morte improvvisa (o) nel sonno” che riempiono le pagine dei giornali. Nel triennio 2020/22 le morti sono aumentate di oltre il 20% rispetto la media del quinquennio precedente. Oltre 100.000 morti in più per anno, di cui meno della metà “con Covid” (e non “per Covid”). E gli altri? Da dove spuntano? Perché spuntano?

La verità è dovuta ai bambini fino ai 5 anni, per i quali l’EMA ha già approvato un “vaccino” specifico: inutile e potenzialmente pericoloso, sulla base di quanto visto in passato.

Ma la verità è dovuta anche a tutti coloro che, in buona fede, o per opportunismo, o per necessità, si sono vaccinati. In milioni di loro sono state sradicate, in nome del vaccino come atto d’amore, l’empatia, l’intelligenza e la tolleranza: le poche qualità che rendono tollerabili le relazioni umane. Ma tutti, proprio tutti, si portano e si porteranno dentro qualcosa protetto da “segreto militare”: forse una bomba?

La verità è dovuta, infine, a tutti gli Italiani, cui sono stati sequestrati, in nome di una inesistente emergenza, i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione. Subordinando l’esercizio degli stessi ad un adempimento “vaccinale” e trasformandoli così da cittadini in sudditi.

La verità è dovuta per non rivivere mai più in futuro quello che abbiamo vissuto nel recente passato.

Mario Gregori

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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