Con una Net che è allo sbando dopo le dimissioni del vecchio Cda (l’ex presidente Mario Raggi si è dimesso dopo una condanna in primo grado per bancarotta) e con il nuovo consiglio di amministrazione ancora non completo, la situazione dei rifiuti a Udine, dopo quasi quattro anni di amministrazione Fontanini, è, agli occhi dei cittadini, indecente.
Il tanto sbandierato “porta a porta” voluto dal sindaco ha fatto lievitare costi e bollette, ma nonostante un milione di euro di spese aggiuntive, la raccolta differenziata si è fermata al 70,7% rispetto 67,4% dell’era Honsell. Se a questo dato si aggiunge la crescita esponenziale dei conferimenti abusivi nelle strade, nei parchi, nelle aree verdi in periferia, che ovviamente non vengono conteggiati, il fallimento del nuovo sistema è evidente. Tanto per fare un confronto con una realtà a noi vicina, a Pordenone (dove il sindaco Ciriani non ha voluto introdurre il sistema del “porta a porta”), conservando il sistema dei cassonetti stradali, aggiungendo solamente un piccolo investimento sull’educazione alla raccolta dei rifitui e sulla repressione dei conferimenti abusivi, l’amministrazione comunale ha raggiunto la percentuale stratosferica di raccolta diffrenzaia dell’ 86,4%.
In questo contesto alcuni cittadini ci hanno inviato le foto della vergognosa, quotidiana, situazione in cui versa il cimitero cittadino:
Un operatore aveva inviato una pec all’assessore competente, il vice-sindaco Loris Michelini, per chiedere un incontro al fine di illustrargli la situazione in cui versa l’esterno del cimitero negli ultimi anni. A distanza di un mese il vice-sindaco non si è ancora degnato di rispondere:
Sono moltissimi gli udinesi che vivono fuori regione o all’estero e che rientrando in città per un saluto ai propri cari in cimitero, sono lettaralmente indignati per una situazione indecorosa che si trascina ormai da tre anni.
Luca Rizzi