Per un pugno di dollari: vicini alla città di Genova, vicini ai valori dello sport

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Questa settimana per la consueta rubrica del giovedì ho deciso di cambiare le carte in gioco e di limitare le illazioni morali, restringendomi a raccontare solo una storia. Stadio Friuli, 26 agosto, 28’ del secondo tempo, Udinese-Sampdoria. I liguri sono sotto di una rete, siglata dall’attaccante argentino dell’Udinese, Rodrigo De Paul. L’allenatore Giampaolo decide di effettuare la terza sostituzione a sua disposizione, mettendo in campo Kownacki al posto di Fabio Quagliarella. Il gioco si ferma. Il campano di Castellamare di Stabia esce dal campo camminando. La Curva Nord, che prima non aveva risparmiato fischi contro l’ex Jacub Jankto, inizia ad applaudire ed omaggiare quell’attaccante diventato grande proprio durante la sua permanenza a Udine fra il 2007 e il 2009. Il giocatore alzando le mani verso tutte le parti dello stadio, ringrazia con un applauso le ovazioni. Questa volta la morale non devo scriverla io, bensì è stata redatta dagli stessi tifosi, quelli che hanno deciso, con grande sportività di ringraziare un giocatore che ha dato tanto per la squadra. Una vecchia gloria, ma pur sempre un elemento fondamentale, che ora ritorna da avversario ma con uno stemma bianconero stampato sul petto. Quell’icona, invisibile e sottile come le particelle dell’anima, è stata percepita dai tifosi, che ha dato vita ad un gesto di enorme sportività. Non sono solo degli applausi, ma un senso di rispetto che difficilmente si può ritrovare in un mondo dello sport, attaccato maggiormente ai dollari che al rispetto di valori morali. Un applauso è solo un gesto, ma ha reso onore allo sport del calcio e soprattutto ad una città, quella di Genova. Non si può dimenticare, infatti, la grande solidarietà mostrata dagli stessi tifosi ad inizio partita verso gli avversari, martoriati dalla caduta del ponte Morandi. “Vicini alla città di Genova”, non è solo una frase, ma è un abbraccio forte di Udine nei confronti degli uomini di Genova.

Andrea Sturmigh

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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