IL QUATTORDICESIMO DEGLI OSSERVATORI
C’è un infinito di motivi, per urlare, cantare, ruggire, i vostri 2 nomi sotto la tempesta, sotto i tuoni più fragorosi i fulmini più sconvolgenti e la pioggia più violenta e scrosciante che mai colpì la terra. Ed io l’ho fatto. Ho spiegato le mie ali perdute, che ormai più non volo, ed ho reso pari la Bilancia, sfoderato la Spada e colpito il Cuore dei vostri Destini, con fiera sincerità, sicuro del supporto del Cielo, che cattiverie avete commesso, nel vostro sangue luciferina superbia guasta vite e vie, Purificazione compiuta, fine dei giochi, spenta la disgustosa fiamma della vostra supponenza, ora i vostri prossimi soli vedranno cieli di piombo e dolore. Tra breve ritroverò le mie piume.. Scioglietevi nevi sporche, divertito, dal mio nuovamente Empireo, canterò la vostra miseria. Così proclama Ananiel. Amen. Amen. Amen.