Premio Grilz dà valore a giovani giornalisti. Ricordato il grande reporter triestino

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Nonostante qualcuno voglia ridurre la sua figura esclusivamente alla militanza politica, Almerigo Grilz è stato un grande giornalista, perché ha avuto il coraggio di raccontare le guerre – in molti casi dimenticate – degli anni Ottanta, pagando questa sua testimonianza con la vita.

Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall’assessore regionale alle Attività produttive durante la presentazione della prima edizione del Premio giornalistico riservato ai giovani
professionisti under 40 e dedicato a Almerigo Grilz, alla quale hanno partecipato anche, tra gli altri, il sindaco di Trieste e l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente.
Nell’occasione è stato anche annunciato il conferimento del premio speciale al giornalista Franco Di Mare.

L’assessore ha espresso uno speciale ringraziamento alla giuria per il lavoro svolto, evidenziando ad esempio profili come quelli di Giovanna Botteri e Toni Capuozzo, che testimoniano non solo la rilevanza del Premio, ma anche la pluralità e la ricchezza di
voci in Friuli Venezia Giulia.

Come ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale, il Premio non ha alcuna attinenza con quella che fu l’esperienza politica di Almerigo Grilz, ma si tratta invece di un’iniziativa
rivolta agli interpreti più giovani (under 40) del giornalismo di qualità dagli scenari di guerra.

L’assessore ha poi spiegato perché oggi il lavoro dei giornalisti sul campo rappresenti un prezioso servizio alla democrazia. Non si tratta, infatti, di semplici racconti dal fronte, ma
testimonianze con cui la società civile e le istituzioni sono costrette a fare i conti, per poi orientare le proprie scelte. Da qui si comprende l’importanza di un’informazione obiettiva,
completa e senza filtri.

Infine, come ha concluso l’assessore, il fatto che Trieste e il Friuli Venezia Giulia siano tra i principali promotori di questa iniziativa, sostenuta dal Presidente del Senato e dal Ministro
della Cultura, non può che essere motivo di orgoglio e di grande visibilità per il territorio.

Tra gli appuntamenti del Premio, come ha ricordato il giornalista Fausto Biloslavo presentando l’evento, oltre all’inaugurazione nel palazzo della Camera di commercio a Trieste giovedì 9 maggio della mostra multimediale ‘Gli occhi della guerra’, è previsto il
giorno dopo nella sala del ridotto del Teatro Verdi di Trieste -in forma aperta al pubblico – il dibattito intitolato ‘Il mondo in guerra tra informazione e disinformazione’, a cui
parteciperanno con lo stesso Biloslavo anche i giornalisti Gian Micalessin, Peter Gomez, Francesco Semprini e il fotoreporter Gabriele Micalizzi.

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