Presentato oggi, il Piano regionale della mobilità ciclistica unicum a livello italiano

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“Il Piano regionale della mobilità ciclistica è
il primo piano di questo genere mai realizzato ed è davvero un
unicum a livello italiano. Per la prima volta guardiamo alla bici
come un mezzo per gli spostamenti casa – lavoro, ma anche come
grande opportunità per il turismo. Un sistema a rete che include
i piani ciclabili comunali e che quindi si configura come uno
strumento dinamico e in continuo aggiornamento”.

Così l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio,
Graziano Pizzimenti, ha illustrato oggi il Piano regionale della
mobilità ciclistica (Premoci) alla IV commissione consigliare che
si riaggiornerà a fine mese per l’espressione del parere
definitivo.

“Il Premoci è complementare ai Biciplan comunali per i quali 110
Comuni hanno già ricevuto il finanziamento regionale e sono in
fase avanzata di progettazione. Anche per questo siamo di fronte
ad un Piano unico a livello nazionale, di cui siamo orgogliosi”
ha affermato Pizzimenti, che ha poi precisato che “il Piano, di
cui la legge non prevedeva un termine perentorio per la adozione
definitiva, ha affrontato un lungo percorso di analisi
paesaggistica, di rilevazione puntuale delle ciclovie esistenti,
compresi i tracciati delle vecchie ferrovie, di confronto con
tutti i portatori di interesse e di elaborazione finale. Nel
mezzo c’è stata anche una pandemia ma siamo fieri di aver portato
all’attenzione di tutti un ottimo documento di programmazione”.

La rete delle ciclovie prevista nel Premoci è fatta di tracciati
lineari, continui, sicuri che collegano i centri intermodali
regionali e via via i centri più piccoli. Complessivamente 1.300
chilometri di piste ciclabili di cui attualmente sono già
percorribili 473 chilometri, la gran parte lungo le vie
principali, che sono anche inserite negli assi europei, tra cui
spicca la FVG1 Alpe Adria, mentre si sta lavorando alla FVG2
Adriatica da Trieste a Venezia.

Per completare la realizzazione delle ciclovie già progettate
sono necessari ulteriori 43 milioni di euro.  Al momento ne sono
disponibili 18 milioni a valere su fondi comunitari del Por-Fesr,
da destinare a varie ciclovie, altri 28, tra fondi ministeriali e
fondi Pnrr, sono invece destinati alla realizzazione della FVG2.
“Abbiamo quindi già i fondi per realizzare quanto progettato.
Invece, per progettare e realizzare tutti quei tratti di ciclovia
che hanno uno studio di fattibilità approvato, saranno necessari
ulteriori 72 milioni. Per il completamento della Rete ciclabile
regionale dovranno essere acquisiti ancora gli studi di
fattibilità di quattro ciclovie al momento solo pianificate” ha
concluso Pizzimenti.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile sito dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Co-direttore dott. Massimiliano Basso, nato a Cividale del Friuli (UD). Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Dott.ssa Irene Giurovich, Giulia Peres, Daniele Bulfone.

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