Protesta libertaria sabato 8 ottobre. Fontanini vieta piazza Libertà. Sindaco o “padrone” di Udine?

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Una nota del comitato “Costituzione in Azione” informa che sabato 8 ottobre è previsto un corteo per il “ripristino della legalità costituzionale”. Dal comunicato si evince che l’amministrazione comunale, come già nel passato con la giustificazione del Covid, ha posto un veto all’utilizzo di piazza Libertà da parte dei manifestanti.

In effetti le ragioni dichiarate dal sindaco, “la tutela del valore architettonico della piazza”, rappresentano oggettivamente un puro pretesto. A tal proposito basterebbe rammentare il concerto del rapper Shade, durante Friuli Doc, con migliaia di persone assiepate in piazza Libertà, o le sfilate di moda sul terrapieno della piazza.

Questa la nota del comitato:

“PRETENDIAMO L’APPLICAZIONE E IL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ COSTITUZIONALE!
Udine 30 settembre 2022
Premesso quanto segue:

– l’art 17 determina che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”;
– l’ art 21 stabilisce che le Autorità “possono vietare le manifestazioni soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”;
– il comitato “Costituzione in Azione” ha comunicato, nei termini previsti dalla legge, l’intenzione di dare vita ad una manifestazione mobile con partenza da Piazzale Chiavris e arrivo in Piazza Libertà;

A seguito del preavviso verbale da parte di agenti di PG, si prende atto che le Istituzioni locali intendono limitare il potenziale impatto di visibilità e risonanza della manifestazione “Liberi sempre”, indetta per sabato 8 ottobre 2022, imponendo una severa riduzione del percorso del corteo e la piazza di approdo del medesimo. Presupposti di tali prescrizioni sarebbero alcune normative e protocolli dalla dubbia legittimità e arbitraria applicazione nei fatti.
L’indisponibilità di Piazza Libertà sarebbe dovuta ad un provvedimento del Prefetto, neppure pubblicato sui siti di Prefettura, Questura o del Comune di Udine. La “sensibilità” del Prefetto escluderebbe le zone inibite per un “considerato forte valore architettonico e artistico degli edifici e dei monumenti colà presenti”.
Tutela architettonico-artistica che però non impedisce l’utilizzo dei siti oggetto del provvedimento per eventi sponsorizzati da enti pubblici. Da questa gestione delle aree pubbliche si evince un pesante atteggiamento discriminatorio di natura palesemente politica. Il pretesto di negare la piazza per motivi di tutela dei beni pubblici crolla miseramente di credibilità alla luce di quanto avvenuto in occasione del Premio Terzani il 12 maggio 2022: l’artista Davide Dormino può testimoniare la rottura degli occhiali della propria scultura: https://fb.watch/fSQZYGm_60/, o il 29 maggio 2022, allorquando si è consentito di giocare con numerosi trampoli in alluminio sulla pavimentazione della Loggia del Lionello (https://fb.watch/fSRH8z9U9S/ ). La storia di questo Comitato, viceversa, dimostra un alto livello civico: migliaia di persone hanno occupato e manifestato in Piazza Libertà senza arrecare danno alcuno a cose o persone in numerose occasioni, tra cui queste: manifestazione del 22 ottobre 2021: https://fb.watch/fSQREyWe__/ manifestazione del 29 ottobre 2021:https://fb.watch/fSRpLHVGMp/

Come già comunicato dai 400 firmatari del documento presentato al Prefetto di Udine in data 7 gennaio 2022 ( https://t.me/costituzioneinazione/812 ): pretendiamo l’applicazione ed il ripristino della legalità costituzionale!”.

(foto di archivio)

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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