Secondo l’Unione Europea il vino “nuocerebbe alla salute” come il fumo

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Gli assessori alle Risorse agroalimentari di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte fanno fronte comune dopo l’annuncio dei contenuti del Piano d’azione predisposto dalla direzione generale per la sicurezza alimentare per la lotta al cancro (Europe’s Beating Cancer Plan), contenente alcune indicazioni che, dicono gli assessori, “hanno dell’incredibile”. Il consumo di vino, secondo il documento pubblicato pochi giorni fa dalla Commissione, nuocerebbe gravemente alla salute: senza se e senza ma.

“Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi assimilato all’abuso di alcol e di superalcolici – scrivono in
una nota congiunta gli assessori, tra i quali Stefano Zannier per il Friuli Venezia Giulia -. Rileviamo come tutto ciò si ponga in antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte
affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali
diversi antiossidanti sicuramente “amici” della nostra salute. Le conseguenze per uno dei settori più importanti dell’agricoltura italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di
sviluppo che da sempre accompagnano il settore sarebbero infatti messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura accompagnato dall’invito a riportare sulle etichette immagini e scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di sigarette”.

Per i rappresentanti regionali le rassicurazioni che la vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas si è affrettata a rilasciare, seppur incoraggianti, non sono però sufficienti ad eliminare le preoccupazioni in ordine ad un’iniziativa dettata dalla disinformazione degli uffici di Bruxelles che va censurata con decisione.

“Ci adopereremo pertanto in tutte le sedi competenti, sia a livello nazionale sia a livello comunitario – concludono gli assessori -, per evitare che tutto ciò si traduca in un disastro
annunciato”.

Dura la reazione del deputato italiano al Parlamento europeo Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), vicentino e che quindi rappresenta il nordest italiano:

“L’Europa torna all’attacco dell’enogastronomia italiana, arrivando a sostenere che il consumo di carne, salumi e vino può provocare danni alla salute paragonabili all’abuso del fumo. La volontà espressa dalla Commissione europea di eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari rappresenta un chiaro attacco al Made in Italy, celato dietro alla scusa di tutelare la salute dei cittadini europei. Non più tardi di dieci anni fa la dieta mediterranea ha ottenuto il riconoscimento Unesco e adesso l’Europa vorrebbe bollarla come il male assoluto. Non permetteremo che il settore agroalimentare del nostro Paese venga ulteriormente danneggiato da alcuni burocrati”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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