Due persone sono morte in Israele dopo essersi vaccinate con il prodotto dalla Pfizer: si tratta di un uomo di 88 anni che, a detta dei medici, soffriva di problemi di salute “cronici, gravi e complessi” e di un caso analogo di un uomo di anni 75 che invece soffriva di “patologie cardiache e oncologiche”.
Anche in Svizzera un uomo di 91 anni, residente nel cantone di Lucerna, dopo essersi vaccinato è deceduto. Le autorità elvetiche hanno però smentito la correlazione tra la morte e il vaccino, sostenendo che “Le indagini condotte dalle autorità sanitarie cantonali e da Swissmedic hanno dimostrato che, in base all’anamnesi e al decorso della malattia della vittima, l’esistenza di un nesso tra la morte e la vaccinazione contro il Covid-19 è altamente improbabile”.
Curiosamente sia le autorità israeliane che quelle svizzere hanno smentito l’ipotesi che i tre decessi siano conseguenza del vaccino, utilizzando la tesi dei cosidetti “riduzionisti”, che in Italia (ma anche nel resto del mondo) sostengono che la stragrande maggioranza dei morti da Covid non sia dovuta direttamente al virus ma alle patologie pregresse.