Trieste vince la concorrenza di Capodistria. L’Ungheria di Orban investe nell’area dell’ex Aquila

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Il progetto Adria Port all’ex Aquila si concretizza non solo per la convinzione dell’Ungheria di
investire a Trieste ma perché rientra appieno nel modello di sviluppo logistico che la Regione Friuli Venezia Giulia si è data: un’unica piattaforma, un asse del Centro Europa di cui il
porto di Trieste è punto di partenza e di arrivo attraverso un sistema di interporti che dalla nostra regione raggiunge l’Austria e di lì Budapest”.

Così si è espresso il governatore Massimiliano Fedriga in occasione della presentazione del progetto di Adria Port per la riqualificazione dell’ex Aquila illustrato al Trieste Convention
Center dal vicesottosegretario di Stato ungherese Péter Kiss-Parciu e dall’amministratore delegato di Adria Port Peter Garai, introdotti dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale Zeno D’Agostino.

Il progetto porterà alla realizzazione nell’area ex Teseco di un terminal multipurpose flessibile dedicato a contenitori, general cargo e ro/ro su una banchina di 650metri che permetterà
l’approdo contemporaneo di due navi garantendo al contempo una forte integrazione con il sistema ferroviario attraverso la stazione di Aquilinia.

Dopo la stipula dell’accordo di programma, che include le attività di bonifica ambientale, i lavori potranno essere chiusi entro un paio d’anni.

L’Ungheria, che non ha sbocchi a mare, ha scelto Trieste, che -come ha spiegato D’Agostino – ha saputo vincere la concorrenza di Capodistria. “Trieste – ha rilevato Fedriga – si conferma la
porta privilegiata per il commercio dell’area mitteleuropea e non solo. Paesi come l’Ungheria e l’Austria sono partner vicini di un sistema unico integrato che può portare sviluppo a tutta
l’Europa”.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato la coralità del supporto istituzionale al progetto Adria Port – alla presentazione sono intervenuti anche i sindaci di Trieste Roberto
Dipiazza e di Muggia Paolo Polidori – e la celerità dei passaggi in capo al territorio, ma, anche nella veste di Presidente della Conferenza delle Regioni, ha auspicato “un impulso alla parte
normativa nazionale per semplificare le procedure, soprattutto quelle di carattere ambientale, e dare risposte rapide per rendere il sistema più competitivo”.

In generale Fedriga, ha ribadito che “logistica e ricerca sono i motori strategici dello sviluppo della regione e per questo l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia continuerà a investire moltissime risorse sullo sviluppo logistico. Come l’Ungheria – ha concluso il governatore -, gli investitori che sono già arrivati o che vogliono venire qui trovano sempre porte aperte e un partner credibile”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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