Uomo massacrato di botte al Parco Martiri delle Foibe. Arrestato clandestino pakistano

Mentre il sindaco invia l’ennesimo comunicato stampa sulla prossima riapertura del Posto di Polizia fisso in viale Leopardi, un gravissimo episodio, che solo fortunamente non ha avuto conseguenze più gravi, si è verificato martedì al Parco Martiri delle Foibe. Due pakistani, seduti su una panchina, hanno iniziato dapprima un diverbio che è poi degenerato in una furibonda rissa. Uno dei due ha colpito il connazionale alla testa con una bottiglia e nonostante che questo riversasse a terra, ha infierito su di lui con diversi colpi alla testa.
La polizia prontamente intervenuta è riuscita a rintracciare l’aggressore e ad arrestarlo. Le indagini successive hanno potuto appurare che il pakistano è privo di permesso di soggiorno e quindi il Questore gli ha notificato un ordine di espulsione dal territorio nazionale.
Molti cittadini del quartiere ci hanno scritto per esprimere la loro rabbia per il fatto che il parco, sia ormai monopolio dei migranti che stazionano tutto il giorno sulla panchine, ubriacandosi e azzuffandosi, ma privando in tal modo alle famiglie italiane di usufruire dell’area verde. I cittadini segnalano il fatto, confermato dall’episodio di violenza, che nei condomini vivano decine di clandestini ospitati dai propri connazionali, ma l’amministrazione, più volte sollecitata sul punto nel passato, non ha mai dato seguito ad una seria politica di controllo delle residenze (di competenza del Comune).
“Siamo stufi, è inutile aprire un posto di polizia fisso in viale Leopardi, così i clandestini si spostano tutti qua. I vigili non devono imboscarsi negli uffici ma controllare i clandestini” è il grido di rabbia di Gabriella, storica residente della via.