Circolando nella piazza, soprattutto tra i più accesi giovani dei centri sociali di Udine, la domanda era: “verrà Salmè?”, condendo la domanda con minaccie esplicite nei suoi confronti e verso i militanti di Fiamma Nazionale che avevano annunciato la loro presenza.
Verso le 10.30 riconosciamo Salmè arrivare, da solo, a volto scoperto, da via Cavour. Salmè tenta di entrare in piazza. Al suo arrivo, due macchine dei carabinieri gli chiudono il passaggio dietro mentre un ispettore di polizia lo riconosce e gli va incontro. “Sono un libero cittadino italiano” afferma il segretario nazionale, nonchè candidato sindaco di Udine, Stefano Salmè. “Lei ha ragione ma io faccio il mio dovere” ci sembrano essere le parole del dirigente di polizia che lo ferma. Nel frattempo una ventina di militanti di Fiamma Nazionale, dentro la piazza, ostentavano con orgoglio i tricolori che portavano sulle spalle.