Secondo gli organizzatori della marcia sono stati 50 mila i cittadini che hanno voluto portare fisicamente la loro solidarietà al popolo ucraino e protestare contro l’aggressione russa.
Il segretario generale della CGIL Maurizio Landini ha affermato che “La guerra non si combatte con la guerra. È il momento non di armare ma di disarmare il mondo. È il momento che l’Onu faccia la sua parte” .Una linea quindi terza rispetto all’aggressore russo e alla strategia NATO di riempire di armi l’Ucraina per combattere una guerra di procura.
Presenti molti esponenti della sinistra italiana, Peppe Provenzano, Marco Furfaro, Gianni Cuperlo, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e Stefano Fassina.
Una piccola considerazione a margine della manifestazione: l’emergenza sanitaria in Italia terminerà formalmente soltanto il 31 di marzo, eppure nessun commentatore ha osato porre il benchè minimo dubbio sui pericoli di un tale assembramento. Proviamo solo a pensare quale sarebbe stata la reazione della stampa mainstream e dell’opinione pubblica radical chic, se 50 mila no-vax avessero manifestato l’intenzione di sfilare per le vie di Roma. Apriti cielo…