A4: 750 milioni da Bei e da Cdp per completamento terza corsia

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La firma di oggi rappresenta un passaggio fondamentale a coronamento di un iter difficile e innovativo che porterà, a giugno, al subentro di Società Autostrade Alto
Adriatico ad Autovie Venete e che ha visto un investimento complessivo di 2 miliardi di risorse proprie, eccettuati 160 milioni di risorse statali, per la realizzazione delle opere della terza corsia della A 4.

È il commento espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia alla sottoscrizione – avvenuta a Trieste nel Palazzo della Regione – dei due contratti da 375 milioni per un ammontare di 750 milioni di euro con i quali la Banca europea degli investimenti (Bei) e Cassa depositi e prestiti (Cdp) finanziano l’ampliamento e l’ammodernamento delle tratte autostradali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, a partire dal completamento della terza corsia.

I documenti sono stati siglati dall’amministratrice unica della società in house Autostrade Alto Adriatico, che gestirà la rete autostradale per i prossimi 30 anni, dal vicedirettore generale e direttore business di Cdp e dal direttore per le operazioni di growth capital and project finance di Bei, alla presenza del
governatore del Friuli Venezia Giulia e commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A 4.

Da parte del governatore è stato ricordato che con Autovie Venete è stata dimostrata solidità e capacità di terminare le opere previste in anticipo rispetto alle scadenze, con la Regione che è stata pronta ad anticipare 100 milioni per facilitare la transizione societaria.

Il massimo esponente dell’Esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha ringraziato, infine, tutti i soggetti interni alla Regione e i partner finanziari per essersi impegnati in una partita complessa come quella della gestione delle reti autostradali e della realizzazione di un’infrastruttura strategica a livello nazionale
come la terza corsia, partita nella quale si sono intrecciati vincoli normativi, cambiamenti di cornici giuridiche e di regole e ricerca di soluzioni innovative, senza contare le difficoltà arrecate dalla stagione pandemica.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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