Bassetti: “Nuova ondata in autunno? ‘Arresti domiciliari’ solo per i non vaccinati”

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Lo scetticismo degli italiani sui vaccini è robusto: circa il 40% dei cittadini non ha ancora aderito alla campagna vaccinale e le ragioni sono molteplici. Da un lato incide l’istinto, quel tipico buonsenso del mondo contadino che ancora sopravvive tra noi e che non si fida delle modalità e dei tempi con cui sono stati realizzati i vaccini. Vi sono però altre motivazioni e sono legate a responsabilità dirette sia del nostro mondo scientifico, che di quello politico. Per quanto riguarda la cosiddetta “repubblica dei virologi” che impera sui massmedia dall’inizio della pandemia, troppe e macroscopiche le divergenze di opinioni tra virologi, scienziati ed esperti vari, per poter valutare serenamente il da farsi. Per carità, è legittimo e anche sano, che vi siano valutazioni differenti tra esperti, posto che la medicina non è affatto una scienza esatta e il dubbio e il pluralismo delle opinioni sono alla base del progresso scientifico. Ma quello che doveva essere evitato è la babele di opinioni su tv e giornali, che hanno creato nell’opinione pubblica più scetticismo che serenità.

Vi è poi una responsabilità diretta della nostra classe politica, condivisa però dagli “esperti” e dal sistema giornalistico mainstream: l’adesione vaccinale è stata cercata brandendo quasi unicamente il “bastone”, che non offrendo la “carota” di una giusta campagna informativa basata sul libero convincimento. La necessità di convincere la cittadinanza è stata vissuta quasi con fastidio dalla nostra classe politica e dai nostri esperti. Vi è in questo una sorta di disprezzo malcelato contro la “volontà popolare”. I cittadini vengono accusati direttamente o sottilmente, di essere degli “analfabeti funzionali”, dei “superstiziosi” da redimere, o degli “sciocchi” da guidare.

E’ in questo contesto che nascono affermazioni come quella del professor Bassetti, che più volte abbiamo elogiato sul nostro Giornale, quando, all’inizio della pandemia, osava criticare un certo linguaggio politicamente corretto. Bassetti nella sostanza è coerente, essendo da sempre un convinto assertore dei vaccini. Quello che però non è accettabile è il linguaggio usato contro quei milioni di italiani che hanno deciso liberamente di non vaccinarsi, o più semplicemente di aspettare un po’ di tempo.

Questo il post apparso l’altro ieri sulla sua pagina facebook: Io credo che non ci possiamo permettere delle nuove chiusure o lockdown a ottobre sarebbe troppo grave. Vuol dire che non abbiamo fatto capire agli italiani quanto è importante la vaccinazione. A quel punto bisognerà inasprire ulteriormente le misure nei confronti di chi non si vaccina: sei non vaccinato? Non esci. Hai deciso di non vaccinarti, di mettere a rischio la tua salute, ma anche quella degli altri? Bene, i vaccinati faranno una vita normale, i non vaccinati si chiuderanno in casa”.

Parole e concetti che fanno a pugni con la nostra Costituzione e con le stesse ragioni della convivenza civile. In questo anno e mezzo ci siamo abituati a dare troppo credito a medici e scienziati, che possono fregiarsi dell’appellativo di “competenti”, ma solo quando parlano della materia per la quale hanno studiato e operato. Quando però le soluzioni che propongono interferiscono con i nostri diritti fondamentali, con principi quali libertà e democrazia, allora il nostro parere vale quanto il loro.

La nostra opinione è che l’idea espressa da Bassetti (ma condivisa da molti nel mainstraem) di una sorta di “apartheid” per coloro che non accettano “l’eucarestia” del vaccino, sia un pericolo mortale per la nostra democrazia. Chi scrive ha deciso liberamente di vaccinarsi, ma contemporaneamente di mantenere alta la vigilanza sui pericoli che questo gigantesco “esperimento sociale di massa” globale potrebbe produrre in futuro.

Non siamo disposti a barattare sicurezza con la privazione della libertà. Che Bassetti & soci se ne facciano una ragione.

Dott. Stefano Salmè

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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