Bomba ecologica. La Slovenia decide di raddoppiare la centrale nucleare di Krsko

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Il parlamento sloveno ha votato per il raddoppio della centrale nucleare di Krsko, entrata in funzione nel 1983. La prospettiva spaventa molti sloveni e naturalmente i cittadini del Fvg, che vedono con preoccupazione l’ipotesi di una mega centrale nucleare insediata in una zona sismica alle porte della nostra regione. La Slovenia ha quindi deciso in modo autonomo di prendere una strada diversa da quella individuata dall’Unione Europea rispetto alle fonti rinnovabili.

Sebbene la decisione della Slovenia rientri ovviamente nell’ambito della sovranità dello Stato, va ricordato che quando fu ipotizzato l’insediamento di un rigasifficatore a Zaule (Muggia) ci fu un’alzata di scudi della Repubblica slovena:

La motivazione addotta fu che la decisione unilaterale italiana violava il memorandum italo-sloveno del settembre 2008, col quale Roma e Lubiana avevano stabilito di valutare congiuntamente l’impatto ambientale per i progetti più rischiosi.

Ora la Slovenia agisce unilateralmente rispetto ad una decisione che potrebbe avere serissime conseguenze ambientali per il Friuli Vg.

Paradossale poi che pochi giorni fa il governatore Fedriga abbia celebrato l’eccellente rapporto di collaborazione con la repubblica Slovena.

 

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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