La variante d’opera per i lavori in Casa Cavazzini non è una novità, stante che l’eccezione sta diventando la regola d’oro dell’amministrazione Fontanini. Dalla pedonalizzazione di via Mercatovecchio, ai lavori di bonifica nella ex caserma Osoppo, alle ciclabili, quasi tutti i lavori pubblici in città finiscono per incappare in “circostanze impreviste e imprevedibili“. Una vera maledizione sulla città, tutti questi eventi “imprevedibili”, atteso che ogni variante comporta una lievitazione dei costi.
La giunta comunale di martedì 3 agosto ha deliberato una variante d’opera per i lavori di Casa Cavazzini:
E’ la stessa delibera a ricordarci la tempistica e le modalità dell’appalto vinto dalla ditta Di Betta Giannino s.r.l., con un ribasso d’asta del 6.5%
Dopo nemmeno tre mesi dalla firma del contratto, emerge la necessità di una variante d’opera per circostanze “impreviste e imprevedibili”:
Infine l’epilogo inevitabile del lievitamento dei costi, pari ad una maggiorazione del 12,82%:
Come sempre, ovviamente, a pagare è Pantalone cittadino. Un po’ difficile spiegare poi alle famiglie bisognose che hanno richiesto alloggi di emergenza abitativa che non ci sono risorse. Analogamente sarà difficile spiegare a commercianti, esercenti, artigiani, stressati da quasi due anni di Covid, che non si poteva raddoppiare lo sconto Tari previsto. Per non parlare poi del trattamento riservato alle famiglie udinesi nelle mense scolastiche.
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