Udine. Ribellione al Green Pass. “Io non discrimino!”

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Da domani entrerà in vigore il Green Pass ed esercenti, organizzatori di eventi, fiere, mercatini, saranno costretti a travestirsi da sceriffi per dicriminare l’uno o l’altro dei propri clienti. Una norma che ricorda brutte pagine della storia e che diventa particolarmente amara quando, ad essere lasciate fuori, dovranno essere famiglie con genitori vaccinati che però, per ovvie ragioni di prudenza, hanno evitato di far correre rischi da vaccino ai propri bambini.
Ma le ingiustizie sono e saranno sempre più evidenti, atteso che, per fare un solo esempio, il mercatino dell’usato di via Riccardo Di Giusto (Robis di une volte) dovrà rimanere chiuso questa domenica perchè catalogato tra le fiere. Gli organizzatori si sono sentiti dire che, nonostante il mercatino si svolga all’aperto, sarebbero stati responsabili di ogni persona trovata senza green pass nell’area (da 400 a 1000 euro di multa). Un’area ovviamente impossibile da controllare e in cui insistono attività commercali. Amazon ringrazia ancora una volta.
In questo contesto però emergono anche commercianti ed esercenti coraggiosi. Uno di questi è Luciano Florenin, titolare del bar Dom di via Vittorio Veneto, che ha deciso di non utilizzare i tavoli all’interno, per non dare seguito a nessun tipo di discriminazione. Un bel gesto che dovrebbe essere imitato da molti.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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