Centrodestra FVG “Paletti agli stranieri per l’accesso alle case popolari!”. Honsell “Razzisti!”

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La quarta Commissione consiliare presieduta dal forzista Piero Camber discuterà due proposte di legge volte a modificare la legge regionale n. 1 del 2016 in materia di riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater. La prima proposta arriva a firma Giacomelli e Basso (FdI/An), a seguire quella  dell’assessore Graziano Pizzimenti per la Giunta regionale: i testi sono il risultato di un confronto con Comuni, sindacati degli inquilini e ovviamente le Aziende territoriali stesse.

I due provvedimenti non differiscono molto tra loro. Entrambi, infatti, prevedono in primis l’innalzamento da 2 a 5 degli anni minimi per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica (modifica all’articolo 29 della Lr 1/2016), allineando il Friuli Venezia Giulia a Veneto e Toscana.

Sulla questione è intervenuto l’ex sindaco di Udine Furio Honsell, attualmente consigliere regionale: “Esprimiamo profondo sconcerto e condanna per una Giunta e un Consiglio che si ostinano in una discriminazione che già era stata censurata dal Tribunale. Purtroppo, non abbiamo potuto essere in aula per motivi di protocollo Covid e dispiace che ci sia stato impedito di intervenire telematicamente, come si era sempre fatto in passato. Stiamo considerando la possibilità di fare un esposto al garante per questa ostinata volontà di discriminazione, che non si può se non definire razzista”.

Per il consigliere regionale del M5S, Dal Zovo, la decisione del centrodestra rappresenta: “il solito teatrino della Maggioranza, che il 16 maggio scorso ha
bocciato la cancellazione della norma regolamentare approvata dalla Giunta regionale dopo l’ordinanza del tribunale di Udine, oggi di fatto l’Esecutivo riconosce che la normativa attuale non è conforme ai canoni di legittimità costituzionale. Ma, invece di eliminare una previsione palesemente discriminatoria  si limita a proporre una modifica del solo regolamento e non della legge, esplicitando che si tratta di un mero adempimento delle disposizioni dell’autorità giudiziaria, ma non sono da intendersi acquiescenza alle suddette disposizioni”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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