Cominciano i ricatti sul vaccino. Galli: “privilegi a chi si vaccina”

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Il professore Galli non smette di imperversare su televisioni e giornali, in particolare su quelli che si sono assunti l’onere di rappresentare determinati interessi economici che in questa crisi stanno mietendo affari d’oro.

A due giorni dal V day del vaccino, la classe politica e la maggior parte della comunità scientifica che affianca il governo, hanno deciso che la linea da seguire per convincere gli italiani a vaccinarsi non sia il ragionamento ma le velate minacce.

Interrogato dal direttore della Stampa, Massimo Giannini sulla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino, il Presidente del Consiglio Conte non ha escluso l’opzione, rimandandola nel tempo. Una via che farebbe dell’Italia l’unico caso al mondo a seguire una via repressiva. La Costituzione italiana tra l’altro consente questa ipotesi solo dopo una legge dello Stato: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Va ricordato che quello che viene definito TSO è previsto per persone con problemi psichiatrici. Nel caso del vaccino invece ci troveremmo di fronte cittadini consapevoli della loro scelta. Cosa faremmo in caso di resistenza passiva di fronte alla vaccinazione? Verrebbe imposta con la forza? Su questa ipotesi la Costituzione erige un muro invalicabile: “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Vista l’impraticabilità di una simile barbarie i nostri politici si stanno orientando verso ricatti più fini. Serpeggia l’ipotesi di un percorso a ostacoli verso le persone che non intendano vaccinarsi. I dettagli si possono per ora solo immaginare (viaggi, scuola, etc.) ma il monito è stato espresso dal noto professore Galli: “chi si vaccinerà avrà dei privilegi”. Alla faccia della Costituzione e dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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