Sono passati solo pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico: gli studenti non hanno fatto in tempo ad abituarsi ai banchi monoposto voluti dal ministro Azzolina che sono già dovuti rimanere a casa per le elezioni referendarie.
Ma se questa interruzione non bastava adesso ci si mettono anche alcune sigle sindacali che hanno proclamato uno sciopero nazionale per le giornate di giovedì 24 settembre e venerdì 25 settembre.
Le organizzazioni che hanno indetto la mobilitazione sono la Usb P.I. – Unicobas Scuola – Università Cobas Scuola Sardegna – Club Università e Ricerca.
Nel mirino dei sindacati il governo nazionale e la richiesta di maggiori investimenti sulla scuola e maggiori assunzioni.
Tutte richieste legittime per carità, ma che si scontrano con i diritti dei bambini e degli studenti in generale che dopo mesi di lockdown dovrebbero avere l’assoluta precedenza rispetto ad ogni rivendicazione sindacale.
Forse gli insegnanti dovrebbero ricordarsi che il loro ruolo non può esaurirsi nelle lezioni, ma che l’esempio è parte integrante del loro ruolo. Quale esempio stiano dando gli insegnanti che aderiranno allo sciopero lo lasciamo al giudizio di ogni cittadino.