Duecento in piazza contro la proposta di legge “bavaglio” sulla “omotransfobia”

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Sono diverse le sigle che si sono raccolte oggi in piazza San Giacomo a Udine, riunite sotto la sigla #restiamoliberi, per manifestare la propria contrarietà alla proposta di legge sulla cosiddetta “omotransfobia”. La proprosta di legge è stata depositata dal deputato del Pd Alessandro Zan e viene motivata con la necessità di punire violenze contro le persone omosessuali. Ma il fatto che l’ordinamento italiano punisca già ogni tipo di violenza, a prescindere dall’orientamento sessuale, fa ritenere ai promotori dell’iniziativa (svoltasi su tutto il territorio nazionale) che in realtà la legge voglia imbavagliare tutte le opinioni contrarie ai matrimoni e alle adozioni omosessuali. Tra l’altro la genericità della norma lascerebbe una enorme discrezioalità ai magistrati. Una legge simbolo insomma, usata come una clava contro gli avverari politici. Il nuovo reato di opinione andrebbe ad aggiungersi a quelli già previsti dalla legge Mancino: “noi oggi abbiamo detto sì alla libertà di espressione e di coscienza che vorrebbero toglierci, sì al diritto di ogni bambino a crescere con un papà ed una mamma, sì alla libertà di educazione, di religione, di stampa e soprattutto no alla legge bavaglio Zan”.

Alla manifestazione di Udine hanno partecipato circa duecento persone.

Hanno partecipato alla manifestazione i rappresentanti delle associazioni “Family Day”, “Pro Vita” e “Sentinelle in piedi” e del movimento cattolico “Comunione e Liberazione”. Presente il Presidente del Consiglio comunale Enrico Berti.

 

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Il Giornale di Udine

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