Ecco come funziona la propaganda mainstream sul Covid

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Tanto per capire come funziona oggi il mondo dell’informazione, dominato in modo monopolistico dai mass media mainstream, vogliamo ritornare sull’allarme dell’OMS circa la situazione epidemiologica in Europa, ripreso poi da tutti i massmedia italiani.

Se un sito di informazione come il nostro, avesse preso una “cantonata” come quella che ci accingiamo a raccontarvi, nella migliore delle ipotesi sarebbe partita una “batteria di segnalazioni” utili a “spegnerci”, nella peggiore un esposto all’Ordine dei giornalisti avrebbe innescato un “processo” interno per aver violato la deontologia professionale.

Una nota dell’Organizzazione mondiale della sanità ammoniva “l’Europa” circa il rischio di contare 2,2 milioni di morti entro il mese di marzo: “La regione europea resta nella morsa della pandemia di Covid-19. La scorsa settimana le morti attribuite al Covid-19 sono aumentate di 4.200 al giorno, raddoppiando la cifra di 2.100 al giorno della fine di settembre. Nel frattempo la somma dei morti per coronavirus ha passato il limite del milione e mezzo nei 53 Paesi della regione. Oggi il Covid-19 è la prima causa di morte in Europa e Asia centrale”.

La più alta autorità globale in campo sanitario (accusata di complicità con la Cina, sua primo finanziatrice, per aver coperto l’omertà del regime nei primi mesi della pandemia) sommava “il milione e mezzo di morti nei 53 paesi europei della regione” a quelli previsti fino al mese di marzo.

Al 17 di novembre i morti nel continente europeo sono stati 1 .364. 869. In questo bilancio vanno però inclusi paesi come la Russia (che ha due terzi del suo territorio in Asia) e la Turchia, che ha solo un’appendice territoriale in Europa. Dei 4.200 morti al giorno nell’ultima settimana, richiamati dall’OMS, ben 1.218 sono riconducibili proprio alla Russia, mentre 218 sono attribuibili alla Turchia.

Non è nostra intenzione (non ne abbiamo la competenza) discutere circa la previsione fatta dall’OMS. Il punto vero della questione è il grado di manipolazione propagandistica che ha subito la notizia originaria.

I 53 paesi a cui fa riferimento l’OMS sono i paesi che appartengono al “Consiglio d’Europa“, che raggruppa i 27 paesi dell’Unione Europea, più altri 20 paesi del Continente: (Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria).

Ma per arrivare ai “53 paesi della regione europea” di cui parla l’OMS bisogna aggiungere sei “stati osservatori”: Canada, Giappone, Israele, Messico, Santa Sede, Stati Uniti“. Di fatto i 53 paesi richiamati dall’OMS, includono l’intero Occidente e il Giappone.

Per farla breve, l’allarme sui decessi, non riguardava l’Europa in senso stretto.

Eppure ieri le principali agenzie di stampa italiane, riportavano la notizia in questo modo:

Secondo il titolo della prima agenzia di stampa italiana l’ANSA, è “l’Unione europea” a rischiare 2 milioni di morti.

Questo è invece il taglio usato dall’Adnkronos per dare la news:

Arriviamo poi all’altra grande agenzia di stampa italiana, di proprietà dell’ENI, l’AGI:

Chiudiamo questa rassegna (ma si potrebbe andare avanti con tutti i grandi giornali italiani) con il flash d’agenzia Tgcom24:

Il monito dell’OMS quindi non riguardava l’Italia e l’Unione Europea, ma la “regione europea” estesa fino alla Siberia. Eppure leggendo i nostri giornali si respirava aria di apocalisse.

Dott. Stefano Salmè

 

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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