Fontanini cambia idea e lancia l’accoglienza diffusa per i migranti minori

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Nel 2018 in campagna elettorale l’allora candidato sindaco Fontanini tuonava contro la cosiddetta “accoglienza diffusa” dei migranti in città. In soldoni l’accoglienza diffusa significa ospitare richiedenti asilo e migranti in generale in appartamenti e non nei grandi hub stile Cavarzerani. Per Fontanini quel modello caro alla sinistra, avrebbe reso difficile il controllo sui migranti. Dopo tre anni e mezzo di mandato le cose sono andate in modo diverso: non solo i titolari di protezione internazionali sono stati ospitati negli alloggi di proprietà comunale di via Sabbadini (privando quindi gli udinesi che ne avevano bisogno), ma adesso l’amministrazione comunale sta imboccando anche una strada diversa per quanto riguarda i “minori stranieri non accompagnati”. Le strutture scelte per l’accoglienza scelte straboccano di migranti (Casa Immacolata Don De Roja, Bearzi, Aedis, etc.) e così la giunta Fontanini ha aperto anche all’ospitatlità di minoti stranieri presso partenti di quarto grado.

 
 
 

Le linee guida che disciplinano il finanziamento di questa nuova filosofica dell’accoglienza dell’amministrazione Fontanini risalgono a un anno fa:

La famiglia ospitante riceverà un bonus di 20 euro al giorno per alloggiare il proprio parente. La decisione apre una serie di interrogativi. Quante famiglie italiane ricevono 600 euro al mese per mantenere i propri figli? La decisione non diventerà un nuovo vaso di Pandora, incentivando ulteriormente l’afflusso di minori o presunti minori stranieri, organizzato proprio dalle famiglie straniere ormai stabilmente residenti qui?
 

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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