Si consolida il sistema di accoglienza voluto dall’amministrazione Fontanini. Le temperature estive portano con sè oggettivamente un aumento dei flussi migratori. La rotta balcanica sta diventando sempre di più quella preferita dai trafficanti di uomini, che possono utilizzare la connivenza delle organizzazioni malavitose sorte lungo quella che viene definita la “dorsale verde” dei Balcani (Albania, Kossovo, Bosnia-Ezegovina, parte della Macedonia e Turchia).
Solo una certa ipocrisia nostrana impedisce alla stampa di affermare con chiarezza quello che gli investigatori sanno e cioè che lungo la rotta balcanica, si muovono uomini ma anche droga e forse armi.
In questo il lassismo delle nostre istituzioni prepara tragedie future nell’indifferenza del popolo che aspetta solo di ritornare alle abitudini pre-Covid.
Le organizzazioni dei trafficanti di uomini scelgono con cura tragitti e destinazioni. Una parte dei migranti che arriva è costretta a ripagare il viaggio spacciando droga per il tempo necessario a saldare il proprio debito.
In questo contesto il calabraghismo dimostrato dall’amministrazione comunale negli ultimi tre anni non è passato inosservato e Udine è diventata la meta preferita tra i capoluoghi regionali.
Anche la scelta dell’amministrazione Fontanini di aderire al sistema di accoglienza per minori stranieri (per una città di fatto di frontiera come la nostra) è stata devastante per il bilancio sociale del Comune, oramai appannaggio di profughi, minori stranieri e neo-maggiorenni stranieri.
Va ricordato che l’adesione al sistema è volontaria:
La determina che portiamo all’attenzione oggi riguarda l’ospitalità di tre minori stranieri per un periodo di tre mesi, costo quasi 30 mila euro: