Fvg tra i promotori di un “sistema Nordest”. Trieste e Pordenone capofila. Udine emarginata

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Migliorare il sistema logistico e intermodale del Nordest attraverso la promozione di un dialogo costruttivo tra le Regioni e le Province Autonome, finalizzato ad affrontare con un approccio sistemico, integrato e sostenibile le sfide connesse allo sviluppo delle potenzialità dei territori interessati e il superamento delle criticità esistenti.

Questi, in sintesi, gli obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto stamane alla Fiera di Verona, presso lo stand di Regione Veneto, a margine di LetExpo, la quattro giorni di incontri b2b, conferenze, seminari e workshop dedicati al sistema
del trasporto e della logistica sostenibile. Firmatari del documento, oltre al governatore del Friuli Venezia Giulia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

Più nello specifico, tra i temi oggetto di attenzione figurano il coordinamento dei piani relativi a trasporti, intermodalità e logistica nonché le iniziative in materia di Zone logistiche semplificate, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture
stradali e ferroviarie, la funzionalità di porti e interporti con riferimento anche ai loro processi di digitalizzazione, l’implementazione di una rete di distribuzione di combustibili alternativi lungo i corridoi Ten-T e presso i nodi di trasporto e
le principali piattaforme logistiche, l’attivazione di campagne di formazione per promuovere l’erogazione di servizi di qualità ed elevati standard di sicurezza sul lavoro.

Tali finalità saranno perseguite per mezzo di un Tavolo di lavoro, composto da almeno un tecnico di riferimento in rappresentanza del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e di ogni Regione e Provincia Autonoma aderente al protocollo
d’intesa, che avrà mandato di riunirsi con cadenza quadrimestrale e che sarà inoltre chiamato a coordinare le relazioni con i principali stakeholder di settore.

Centrale in questa strategia il ruolo del Porto di Trieste, destinato a diventare il primo d’Italia. Totalmente emarginata la città di Udine che, senza alcuna progettualità, rischia di perdere ogni residua speranza di accreditarsi come “capitale del Friuli” e di essere stritolata dalla rinnovata forza del capoluogo giuliano e dalla dinamicità di Pordenone.

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Il Giornale di Udine

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